Per mail cerca un erede a cui lasciare tutti i suoi averi, ma attenzone è una truffa. L'ha rilevata in questi giorni la Polizia di Stato di Varese che continua la sua campagna di prevenzione raccontando quali siano le modalità che utilizzano individui senza scrupoli per ottenere denaro raggirando ignari cittadini. 

La truffa  on line, non nuova ma purtroppo sempre efficace, comincia con la ricezione di una mail da uno sconosciuto, spesso straniero, che racconta di essere anziano e benestante ma senza eredi. «Il truffatore – si legge nel nota stampa nella Questura -, che si definisce un cattolico praticante, prosegue lamentandosi che non vuole che la sua eredità vada dispersa o comunque a favore di persone che non siano cristiane e credenti e pertanto la offre alla vittima destinataria della mail. In cambio chiede solo di conoscere precisamente il nome e cognome nonché l’indirizzo del mittente in modo da poterle devolvere i suoi averi». 

A questo punto alcune vittime ritenendo che la richiesta, a fronte del possibile vantaggio, sia innocua e non li esponga ad alcun danno forniscono i dati richiesti. «Questo dà il là all’instaurarsi di un rapporto epistolare – è spiegato nel comunicato -, fitto e continuo, che tende a rassicurare la vittima sulla veridicità delle notizie fornite fino a che, quando l’eredità sembra già essere in viaggio, il truffatore chiede solo di poter ricevere un bonifico per ristorarsi delle spese sostenute relative agli atti notarili necessari alla devoluzione dell’eredità».

Il finale dell’episodio è ovviamente che non arriverà alcuna eredità ed il “devoto” truffatore sparirà, ma solo dopo aver incassato il bonifico inviatogli dall’incauta vittima. Il consiglio della Questura «è di non rispondere mai a mail che prospettano improbabili vantaggi economici e tanto meno fornire dati a sconosciuti».

In ogni caso nel dubbio consultare i post sugli hastagh #NONSIETESOLI #CHIAMATECISEMPRE