Quantcast

Abbandona la figlia e dopo 30anni inizia a perseguitala

Il padre ossessivo è un 62enne  italiano sempre residente a Busto Arsizio che adesso gli è stato vietato di avvicinarsi e di comunicare in qualsiasi modo con la figlia. 

Dopo 30 anni di assenza contatta la figlia e la perseguita. Lo stalker è un 62enne italiano sempre residente a Busto Arsizio al quale ieri, giovedì 19 marzo, gli è stato vietato di avvicinarsi e di comunicare in qualsiasi modo con la figlia. 

[pubblicita]Quest’ultima si era rivolta ai poliziotti di via Foscolo presentando una denuncia contro il padre che, dopo aver abbandonato la famiglia più di 30 anni fa, da qualche tempo aveva tentato di riavvicinarsi alla figlia, che nel frattempo si è sposata e ha avuto a sua volta avuto dei figli. Al rifiuto della donna di riallacciare il rapporto, interrotto molto tempo prima per decisione del genitore e mai più coltivato fino a quel momento, è seguita una tenace quanto inspiegabile attività persecutoria dell’uomo che, non rassegnandosi al comprensibile distacco della figlia, non le ha più dato tregua.

A più riprese infatti il 62enne si è fatto trovare “appostato” nelle vicinanze della casa della vittima, l’ha pedinata in auto, ha ripetutamente tentata di approcciarla con telefonate, mazzi di fiori e bigliettini ma è anche arrivato a minacciare lei e il marito intervenuto a sua difesa. Tale condotta, indubbiamente eccessiva se non morbosa e inquietante e che non si è arrestata neanche dopo che l’uomo ha saputo con certezza di essere stato denunciato, ha gettato la donna in uno stato di ansia e preoccupazione che l’ha indotta a mutare abitudini di vita, i tragitti tra la casa e il luogo di lavoro e addirittura a cambiare più volte abitazione nella speranza, sempre vana, di non essere rintracciata dal padre. 

Ieri pomeriggio, giovedì 20 marzo, gli agenti, che coordinati dalla Procura della Repubblica avevano svolto le indagini ed effettuato vari interventi a seguito delle segnalazioni della vittima, hanno rintracciato il padre, indagato per il reato di atti persecutori, sottoponendolo alla misura cautelare interdittiva che, se violata, potrebbe essere convertita in un’altra di natura restrittiva.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 20 Marzo 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore