Quantcast

Giorgia e Mattia, ecco i vincitori delle borse di studio per i figli dei dipendenti Amga

Undici i ragazzi che hanno partecipato all’edizione di quest’anno, sempre intitolata alla memoria del presidente Giovanni Bianchi

Sono Giorgia Ferrari e Mattia Garavaglia i vincitori del bando per due borse di studio – rispettivamente da 1500 e 500 euro -, che il Gruppo AMGA Legnano S.p.A eroga annualmente ai figli meritevoli dei propri dipendenti, in memoria dell’ex presidente Giovanni Bianchi.

Undici gli studenti che quest’anno hanno aderito all’iniziativa (quattro nella sezione dedicata ai diplomati e sette in quella riservata agli studenti universitari), tra i quali Giorgia e Mattia si sono distinti in modo particolare.

Figlia di Gianluca Ferrari, dipendente di AEMME Linea Distribuzione, Giorgia è al sesto anno della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Statale di Milano. Ha una media che sfiora il 30 e vanta ben sette esami superati con il massimo dei voti e la lode. Sogna di diventare cardiologa e dedica questa vittoria e tutto il proprio impegno ai genitori, Gianluca e Antonella, e al nonno paterno, Pierino, stroncato improvvisamente da un arresto cardiaco proprio quando lei stava per intraprendere la carriera universitaria: «Ringrazio Amga per questa importante iniziativa, volta a sostenere il merito e l’impegno» ha commentato la ragazza, facendo presente che la facoltà da lei scelta comporta un lungo percorso di studio e, dunque, anche un impegno economico non indifferente da parte delle famiglie.

[pubblicita]Il sogno di Mattia, figlio di Alberto Garavaglia, dipendente di Aemme Linea Ambiente, è invece quello di gestire un impianto per la produzione di antibiotici: Mattia si è diplomato lo scorso anno a pieni voti e con lode all’Istituto Tecnologico Andrea Ponti di Gallarate e ora frequenta la facoltà di Biotecnologia all’Università dell’Insubria di Varese. É determinatissimo a dare il meglio di sé nello studio e vi si dedica a tempo pieno, nonostante i genitori lo esortino a divertirsi anche un po’. Un ragazzo tutto d’un pezzo, insomma.

A consegnare le borse di studio sono state Stefania Medri, responsabile delle risorse umane di Amga, e Silvia Cofler, vedova del dottor Giovanni Bianchi, il mai dimenticato presidente della partecipata (si spense all’improvviso nel settembre 2006, vittima di un arresto cardiaco).

«Il vostro impegno quotidiano nello studio è un seme che piantate e che darà sicuramente buoni frutti. Non perderete l’occasione di essere d’esempio anche per altri giovani come voi» ha commentato Stefania Medri, complimentandosi con i due vincitori.

«Sono davvero contenta di presenziare a questa iniziativa, non solo per il ricordo che lega mio marito a quest’azienda, ma anche perché è la dimostrazione che i giovani non sono solo quelli dell’immagine negativa che spesso televisione e giornali mostrano. Sono tanti i giovani intelligenti, responsabili, seri e determinati. Ragazzi come Giorgia e Mattia ci rendono davvero orgogliosi e sono il futuro sano di questa nostra società», ha concluso Silvia Bianchi.

Doveroso, in conclusione, citare i nomi di altri sei studenti che hanno partecipato al bando e che, pur non avendo vinto, sono meritevoli di una menzione speciale: Luca Landini, Riccardo Covi, le gemelle Chiara e Giulia Zanetello, Matteo FerrarioDavide Mancieri.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 25 Gennaio 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore