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Arresti a Legnano: processo in tempi brevi

Attesa a stretto giro di posta la richiesta di giudizio immediato da parte del sostituto procuratore Nadia Calcaterra

Un mese fa l'ex vicesindaco di Legnano Maurizio Cozzi ha lasciato il carcere di Busto Arsizio: così aveva deciso il Tribunale del Riesame, chiamato in causa dalla difesa dell'ex numero due di Palazzo Malinverni che aveva presentato appello contro l'ordinanza con la quale il GIP del Tribunale bustocco aveva respinto l'istanza di scarcerazione.

Sì al "passaggio" ai domiciliari, ma no alla scarcerazione: questo era stato il "verdetto" del Tribunale del Riesame. Che con le motivazioni depositate nei giorni scorsi ha sostanzialmente ribadito di non ritenere giustificata la diversità di trattamento riservata a Cozzi rispetto agli altre due indagati principali dell'inchiesta "Piazza Pulita", il sindaco Gianbattista Fratus e l'ex assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini. 

[pubblicita]    Se infatti Fratus e Lazzarini sono chiamati a rispondere di un minor numero di contestazioni rispetto all'ex vicesindaco, secondo il Riesame il dato non è poi così rilevante rispetto al tenore delle intercettazioni, dal quale emerge che le logiche sarebbero le stesse per tutti gli indagati e il loro apporto rispetto ai fatti contestati sarebbe in buona sostanza paritario, con il risultato che anche per Cozzi a valle dell'appello sono arrivati i domiciliari, dopo oltre un mese di detenzione. 

Il no alla scarcerazione dell'ex vicesindaco, però, non è cambiato: anche il Riesame non ha ritenuto "tramontate" le esigenze cautelari che avevano portato alla decisione del GIP e ha rispedito al mittente la tesi difensiva sul venir meno del pericolo di reiterazione dei reati e di inquinamento delle prove. Insomma, le motivazioni a sostegno della misura cautelare ci sono e rimangono, ma sono uguali per tutti, così come sono le stesse le dinamiche portate avanti nella gestione di Palazzo Malinverni, lontane, secondo gli inquirenti, dalla tutela del bene pubblico.

Intanto, il quadro di indagine relativo alle contestazioni mosse dagli inquirenti al momento degli arresti sembra ormai cristallizzato, e il sostituto procuratore Nadia Calcaterra che coordina le indagini è ormai indirizzata a stretto giro di posta alla richiesta di giudizio immediato. Rimane concreta l'ipotesi che possano aprirsi anche nuovi filoni di indagine, dopo che nelle scorse settimane la Guardia di Finanza aveva effettuato nuovi controlli e prelevato documenti in Regione, in Comune, in Amga ed in Euro.PA.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Luglio 2019
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