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Fontana incontra i sindaci neoeletti: Biondi e Ielo al Pirellone

Susanna Biondi e Gilles Ielo, sindaci di Busto Garolfo e Rescaldina, al Pirellone insieme a 300 "colleghi"  lombardi lo scorso 26 maggio

Sindaci neoeletti del Legnanese a colloquio con il presidente regionale Attilio Fontana, il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi e il presidente di Anci Lombardia Virginio Brivio. Anche Susanna Biondi, prima cittadina di Busto Garolfo, e Gilles Ielo, primo cittadino di Rescaldina, hanno preso parte martedì 9 luglio, insieme a 300 sindaci lombardi eletti alla tornata amministrativa del 26 maggio scorso, all'incontro organizzato a Palazzo Lombardia.

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«Quello del sindaco è un lavoro esaltante, gratificante e allo stesso tempo molto difficile. Mi fa piacere vedere tra di voi tanti giovani e molte donne – è stato il saluto di Attilio Fontana ai nuovi sindaci, che ha invitato ad ascoltare sempre i propri cittadini –. Uno dei complimenti che più mi fa piacere è quando mi sento dire di essere bravo perchè "si vede che ho fatto il sindaco", per questo vi dico che potete sempre contare su di me e più in generale sulla Regione. Il vostro è un impegno importante e complesso, fortunatamente sembra che in questi ultimi periodi le cose stiano un po' migliorando e che ci sia qualche risorsa economica in più per compiere interventi a favore della vostra comunità». 

Dal governatore lombardo un accenno anche al tema dell'autonomia: «Se diventasse realtà, contrariamente a quanto qualcuno artatamente e ostinatamente vuol far credere, nessuno ci "rimetterebbe", anzi, tutti, nell'intero Paese, godrebbero di benefici che renderebbero più agevole il compito dei sindaci e più in generale la vita dei cittadini»

«Oggi ci attende una grande sfida, che non vede in gioco solo il futuro delle autonomie locali, ma soprattutto quello della straordinaria cultura della partecipazione, da sempre caratteristica distintiva della società lombarda – gli ha fatto eco Alessandro Fermi, che ha ricordato come alle ultime elezioni amministrative in ben 188 Comuni lombardi su 995 si è presentato un solo candidato, espressione di una sola lista, mentre in 16 casi addirittura non si è presentato nessuno, con il conseguente commissariamento del Comune –. Una società libera non ha bisogno di commissari, ma di partecipazione e di responsabilità diffusa e personale. Le cause di una crescente disaffezione alla partecipazione della vita pubblica sono numerose e riguardano in generale l’indebolimento progressivo delle autonomie locali, attraverso la riduzione sempre maggiore della rappresentanza e del numero di consiglieri, le indennità di carica ridottissime a fronte di una responsabilità crescente, i rischi incombenti di finire in tribunale per atti compiuti in buona fede. Ora però è venuto il tempo di cambiare, non possiamo più lasciare ulteriore spazio ai fautori dell’antipolitica e alla demagogia. Il governo deve dare subito risposte certe sull’autonomia, non si può più perdere altro tempo. Il percorso di autonomia che abbiamo avviato, per i Comuni deve diventare l’occasione per rinsaldare la dignità e l’importanza dei sindaci e degli amministratori locali».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Luglio 2019
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