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SPI- CGIL: gli anziani del territorio stanno bene, ma sono soli

Secondo la ricerca IRES Cgil Lombardia, gli anziani del comprensorio Cgil Ticino Olona non hanno gravi difficoltà economiche, ma la solitudine minaccia il quotidiano

Nonostante la crisi, gli anziani del comprensorio della Cgil Ticino Olona non hanno gravi difficoltà economiche. Solo che l'età avanza e la solitudine minaccia il quotidiano. Questo il profilo delineato dallo studio effettuato dall'IRES Cgil Lombardia sulla popolazione di Legnano, Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono (ossia il comprensorio della Cgil locale).

Un bilancio presentato a Leone Da Perego, a Legnano, al convegno organizzato da SPI CGIL Ticino Olona: "Gli anziani risorsa per ridisegnare la società". [pubblicita] 

Ad introdurre l'incontro Rosario Sergi, segretario generale Spi Ticino Olona e Antimo De Col della segreteria Cgil Ticino Olona.

La ricerca "La condizione anziana nel Ticino Olona. Per un percorso di rigenerazione sociale" è stata a cura di Francesco Montemurro direttore Ires.

Presenti anche il segretario generale SPI Lombardia Valerio Zanolla e i sindaci Gianbattista Fratus (Legnano), Michele Cattaneo (Rescaldina) e Roberto Colombo (Canegrate). Con loro il geriatra Arcangelo Ceretti ricercatore nella Fondazione Golgi Cenci di Abbiategrasso.

Secondo la ricerca il livello medio di redditi e importi delle pensioni di vecchiaia (anzianità, vecchiaia, prepensionamenti) è superiore alla maggior parte delle province lombarde. Ma appare non adeguato il «livello di infrastrutturazione sanitaria – è riportato sulle conclusioni della ricerca – e la presa a carico degli utenti non autosufficienti». Inoltre, sussiste il rischio di discontinuità assistenziale per gli «anziani soli a causa dei tempi di attesa lunghi e del sistema di trasporto non adeguato». Tema quest'ultimo trattato anche dal sindacalista De Col: «È necessario intervenire per ottimizzare i trasporti pubblici. E' più semplice andare a Milano che raggiungere Magenta o Abbiategrasso. Di fatto i Comuni non riescono a erogare abbastanza risorse e le associazioni presenti sul territorio non riescono a rispondere a tutti i bisogni che continuano a crescere». 

Sul territorio aumentano i single, gli anziani soli e cresce l'instabilità nelle famiglie.  Il 22% della popolazione è over 65 anni un dato in linea a livello regionale. Non va poi sottovalutato il problema della solitudine che favorisce malattie mentali. «iI territorio non presenta un particolare indice di anzianità – spiega il sindacalista De Col –. A salvarci sono le famiglie straniere che vivono qui e hanno figli: proprio loro rappresentano per noi una risorsa. E vanno attuate politiche di coesione sociale»

L'indice riguardante i grandi anziani appare basso così come i dati riguardanti coloro che ricevono gli assegni sociali (2,6% della popolazione del comprensorio). Ma, come ricorda De Col, la popolazione invecchia e bisogna pensare al futuro: «È necessaria una ripresa dei piani di zona e continuare a lavorare sugli accordi Welfare. Siamo soddisfatti del Protocollo per l'utilizzo del welfare aziendale adesso dobbiamo pensare a un percorso rivolto anche agli anziani».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Maggio 2019
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