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Legnano ed Ebolowa unite per aiutare gli studenti del Camerun

È stato presentato il progetto "Banchi di scuola": una raccolta fondi per acquistare legno in Camerun che sarà trasformato in 1.300 banchi di scuola dai falegnami di Ebolowa

Legnano "commissiona" ai falegnami di Ebolowa 1.300 banchi per migliorare le condizioni di studio degli studenti della città del Camerun gemellata a Legnano, «perché l'istruzione sta salvando l'Africa».

È stato presentato oggi, venerdì 12 aprile, il progetto "Banchi di scuola" promosso dal Gruppo Missionario della Parrocchia S. Domenico e condiviso dal Comune. L'iniziativa ha come obbiettivo quello di raccogliere fondi, tra i cittadini, per acquistare legno prodotto sul posto che verrà trasformato dai falegnami di Ebolowa in banchi di scuola. Per attivare il progetto, infatti, serve una cifra iniziale di 5mila euro.

[pubblicita] Il cuore pulsante del progetto è don Jean Jacques Minkande (originario di Ebolowa), attivo nella parrocchia San Domenico guidata da don Marco Lodovici.  A seguire l'iniziativa l'architetto Giuliano Lovati con Laura De Angelis e Maria Zocchi del Gruppo Missionario

«Legnano è viva ed è presente ad Ebolowa. Con don Jean Jacques abbiamo la fortuna di poter andare sul posto e relazionarci direttamente con questa realtà afferma l'assessore Gianluca Alpoggio -. Mi auguro sia l'occasione di poter rinvigorire questo gemellaggio nel rispetto di un profondo scambio reciproco. La porta di questa città sarà sempre aperta per queste iniziative: andiamo avanti».

Ebolowa è nel cuore dei legnanesi: già lo scorso anno, infatti, con don Jean Jaques è stato realizzata una mostra nella sede dell'Associarma. Un progetto avviato per riportare in vita l'amicizia tra le due città attraverso il filo rosso "Il gioco e i bambini", argomento pensato dai missionari per consolidare il legame nato nel 1964 con l'allora sindaco Luigi Accorsi.

Don Lodovici,  ricordando l'incontro con Jean Jacques, che a breve concluderà il suo dottorato e ad agosto ritornerà ad Ebolowa, si è augurato «che i rapporti continuino nel tempo per attuare un vero percorso di interscambio». Come ha sottolineato don Jean Jacques, i banchi raggiungeranno un paese di 5mila abitanti, situato in un territorio ricco di risorse, dove però il 60% delle persone vive nella miseria mentre «il 40% della popolazione, invece, occupa posti di potere nell'amministrazione e nell'esercito, permettendo lo sfruttamento delle ricchezze di questo territorio».

Una soluzione per risolvere lo sfruttamento in Africa sta però nella scienza e nella tecnologia: «La cultura sta cambiando l'Africa – spiega il prete originario di Ebolowa -, che non è condannata a rimanere schiava: il cambiamento arriva da noi, non dall'assistenzialismo dei Paesi occidentali».

Per don Jean Jaques, l'Europa dovrebbe investire sulla crescita autonoma di questo continente straziato da guerre imposte per ottenere il monopolio delle risorse. «La Cina – afferma il don Jean Jacques – ha capito il potenziale dell'Africa e sta iniziando ad investire. Per combattere la miseria in Africa l’educazione è fondamentale. Educare un bambino equivale a salvare suo futuro, la sua famiglia e il Paese. C'è bisogno di essere ottimisti per cambiare e migliorare il futuro».

Per maggiori informazioni su come partecipare alla raccolta fondi, consultare la pagina facebook "Banchi di scuola"

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Aprile 2019
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