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Una mostra per rinnovare il gemellaggio tra Ebolowa e Legnano

I colori e la cultura africana invadono le sale dell'Associarma per rinnovare il gemellaggio tra le due città

I colori e la cultura africana invadono le sale dell'Associarma per rinnovare il gemellaggio tra Legnano ed Ebolowa (Camerun).

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Con un mostra si rinnova il gemellaggio tra Legnano ed Ebolowa 4 di 9

Accoglienza e volontariato: questi i temi principali della mostra organizzata dal Gruppo Missionario della Parrocchia S. Domenico.

Un progetto avviato con l'arrivo in città di don Jean Jacques Minkande (originario di Ebolowa) per riportare in vita l'amicizia tra le due città attraverso il filo rosso "Il gioco e i bambini", argomento pensato dai missionari per consolidare il legame nato nel 1964 con l'allora sindaco Luigi Accorsi.

A presentare l'evento nel fine settimana don Marco Lodovici con i rappresentanti del Gruppo Missionario e don Jean Jacques. A portare i saluti dell'Amministrazione gli assessori Franco Colombo (Cultura) e Gianluca Appoggio (Urbanistica). Come memoria storica, invece, l'ex sindaco Piero Cattaneo.

Rue Legnano in Camerun e via Ebolowa nel quartiere Canazza. Non sono solo i nomi di due strade: rappresentano e ricordano il gemellaggio. «Ho scoperto l'esistenza di questa amicizia con l'arrivo di don Jean Jacques, che dopo avermi segnalato l'esistenza di Rue Legnano ha raccontato le diverse iniziative realizzate dai legnanesi – spiega don Lodovici -. Don Jean Jacques è stato ordinato sacerdote nel 2000 nella diocesi di Ebolowa ed è arrivato in Italia la scorsa estate per conseguire il dottorato in teologia nella Facoltà teologica di Milano. Così con i missionari abbiamo deciso di rinnovare questo importante gemellaggio. Questa prima iniziativa vuol essere il prosieguo di un lungo cammino di amicizia».

Un gemellaggio presente anche tra i ricordi d'infanzia dell'assessore Colombo. «In molti ricordano questo legame con il Camerun. Certamente l'amministrazione è sempre pronta ad accogliere iniziative come queste. L'evento cade in concomitanza con la Giornata della Memoria, coincidenza che mi permette di ribadire l'importanza di non dimenticare per prevenire fenomeni razziali di qualsiasi entità». 

A curare l'esposizione la legnanese Laura Deangelis, che ha commentato «Le cose grandi iniziano sempre da un piccolo passo come questo. L'arte veicola i pensieri ed è luogo d'incontro».

Pensando al futuro, i missionari hanno deciso di riflettere sul tema del gioco: «I bambini di Ebolowa corrono all'aria aperta e si arrampicano sugli alberi, i piccoli legnanesi invece si arrampicano su strutture di plastica – spiega Maria Zocchi del gruppo Missionario –. Questo genere di confronti ci permette di migliorare la nostra società e allo stesso tempo aiutare il prossimo. Attraverso i bambini di queste due città dobbiamo guardare il futuro. Con questo filo rosso vogliamo proseguire questa amicizia che si svilupperà con una lunga serie di iniziative che vogliamo realizzare con il coinvolgimento della comunità».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Gennaio 2018
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