Sono partite dall'incidente avvenuto nel novembre del 2017 al luna park di Legnano le indagini che hanno portato al sequestro, mercoledì 27 febbraio, di oltre mille giostre in tutta Italia. Una ragazzina di 13 anni era caduta da una delle attrazioni di piazza Primo Maggio, fratturandosi una gamba: la giostra era stata messa poi sotto sequestro. 

[pubblicita] Sono proprio gli accertamenti avviati dalla ASL competente dopo l'incidente che hanno scoperchiato un sistema di tangenti per il rilascio delle autorizzazioni di sicurezza necessarie per mettere in funzione le giostre. La Procura di Vercelli è risalita al Comandante della Polizia Locale di Borgo D'Ale – arrestato il 27 febbraio – che avrebbe rilasciato oltre 1.000 codici identificativi a vantaggio di giostre per spettacoli itineranti, senza che venissero effettuate le verifiche. L’attività risulterebbe essere stata sollecitata da intermediari, per lo più professionisti dell'area tecnica, anch’essi indagati, che, a loro volta in contatto con i proprietari delle attrazioni, avrebbero indirizzato le richieste, provenienti da ogni parte d’Italia verso il comune di Borgo d’Ale.

I personaggi emersi, nel filone principale dell’indagine, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e peculato. Nel corso delle indagini, inoltre, sono emersi anche reati come traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, furto aggravato, spendita di banconote false.

Oltre alle 1.095 giostre sequestrate, il GIP del Tribunale di Vercelli ha emesso 7 misure restrittive (delle quali una, quella relativa al comandante della Polizia Locale di Borgo d'Ale, in carcere). Al momento sono in tutto 36 le persone indagate, ma l'indagine potrebbe, con ogni probabilità, allargarsi e vedere coinvolti nuovi soggetti.