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Padre Antonio Grugni: i ringraziamenti della famiglia

In suo suffragio, verrà celebrata al Santo Redentore, giovedì 22, alle 21.15 - Una iniziativa della comunità di Comunione e Liberazione di Legnano

Padre Antonio sarà ricordato giovedì 22/11 alle 21:15 durante la Messa mensile della comunità presso la chiesa del SS. Redentore. Una iniziativa della comunità di Comunione e Liberazione di Legnano


In giornata, la famiglia, attraverso il nostro giornale, invia un messaggio di ringraziamento a tutti coloro che hanno manifestato vicinanza e cordoglio per la scomparsa del loro caro


Nella notte tra sabato 17 e domenica 18 novembre 2018, è arrivata la notizia della morte di Padre Antonio Grugni, missionario legnanese PIME in India. 

Malato da qualche mese, nelle ultime ore è stato assistito con un amore inimmaginabile dalle persone a lui vicine, amore che solo il dono disinteressato della sua vita per i più poveri può spiegare. 

Fin da giovane, a Legnano nella parrocchia di San Magno, padre Antonio fu affascinato dalla cura dei malati, così da diventare cardiologo. Ha così lavorato all'ospedale di Legnano, con il primario prof. Baldrighi.  Ma poi si rese conto “che non basta” e nel 1976 colse l’occasione di andare in India dove divenne sacerdote. 

Ulteriori informazioni sul sito della Parrocchia San Magno, clicca qui
 


Negli anni che hanno preceduto la partenza del dott. Antonio Grugni per l'India, l'amicizia con lui è stata per molti di noi l'occasione per l'incontro con Cristo attraverso il carisma di Don Giussani e del Movimento di Comunione e Liberazione.
Durante i 42 anni della sua missione in mezzo ai più poveri tra i poveri, Padre Antonio ha sempre mantenuto vivi i legami con molte persone della nostra comunità, rappresentando sempre più per noi un grande esempio di dedizione e sacrificio vissuti dentro la quotidiana familiarità con Cristo.
La sua scomparsa ci addolora e costituisce una grave perdita non solo per i tanti che in India già lo considerano tra i Santi ma anche per la nostra città e per la nostra comunità.
Siamo vicini alla famiglia e a quanti, come noi, hanno voluto bene a Padre Antonio, consapevoli che il suo ritorno alla casa del Padre rappresenta il completamento di un percorso di vita e di fede che sarà di esempio e conforto per tanti, in Italia come in India, Paese che egli considerava ormai come patria adottiva.
A quanti sono chiamati oggi a continuare la sua opera tra i poveri e i malati di Warangal, dove sarà sepolto, non faremo mancare il nostro sostegno e la nostra preghiera.
Padre Antonio sarà ricordato giovedì 22/11 alle 21:15 durante la S. Messa mensile della comunità presso la chiesa del SS. Redentore.

La comunità di Comunione e Liberazione di Legnano


Mi associo all'unanime cordoglio per la scomparsa di Padre Antonio Grugni. Il pensiero torna agli anni della prima gioventù, quando ho condiviso tanti felici momenti all'Oratorio San Magno. La sua dedizione agli altri ci aveva indotti poi a creare l'Associazione Amici di Grugni, riservando alla sua attività momenti di beneficenza e solidarietà. Anche, come Famiglia Legnanese, non ci siamo dimenticati della sua missione così lontana da casa. Oggi, sono vicino ai famigliari e condivido il loro dolore.

Gianfranco Bononi


A nome mio personale e del Consiglio direttivo della Famiglia Legnanese, del presidente Mauro Mezzanzanica e del Consiglio direttivo della Fondazione Famiglia Legnanese, esprimo cordoglio alla famiglia per la scomparsa di padre Antonio Grugni.

Gianfranco Bononi, presidente Famiglia Legnanese


Ho saputo anch'io ieri sera della scomparsa di Antonio Grugni. Un compagno di scuola, un compagno di studi universitari e un compagno nei primi anni di lavoro nel nostro ospedale. Abbiamo studiato insieme, facevamo esami e internati comuni e appena laureati , pensate insieme,  nel luglio del 1966 entravamo nel nostro ospedale in reparti diversi ma uniti dal comune desiderio di portare avanti la nostra professione di medico. Lui in cardiologia , io in pediatria. Ci vedevamo spesso e in queste occasioni Antonio già manifestava una certa irrequietezza nel suo lavoro. Molto vicino alla famiglia che gestiva una attività commerciale in Legnano si era molto preoccupato di gestire al meglio i propri genitori specie nel loro futuro. Sicuro di questo mi comunicò la sua intenzione di andare in missione come medico laico nel paese e luogo dove i bisogni sono infiniti  e immensi. Ecco la sua scelta dell'India e di Calcutta. All'inizio ci sentivamo e mi parlava dei bambini sapendo e conoscendo il mio lavoro di medico pediatra. diversità enormi, bisogni per me non pensabili ma da Antonio affrontati con passione, dedizione e una giusta professionalità anche se le risorse mediche del posto non lo aiutavano . Ogni cinque anni tornava in Legnano per ritrovare prima i genitori poi la sorella . Un gruppo di amici e i coetanei della classe del 1941 si erano riuniti per aiuti concreti . Abbiamo organizzato eventi, serate per raccogliere fondi per la sua missione. Si  perchè  dopo qualche anno Antonio aveva scelto una via più radicale nel sacerdozio e la sua missione aveva tanti bisogni. Nei giorni di permanenza a Legnano ci siamo visti tante volte . Ma era come un animale in gabbia. Non gli piacevano gli ambienti chiusi. La sua vita era la strada e appena poteva ripartiva per il suo mondo , per le tante persone che aveva negli occhi. Ci siamo salutati anche penso cinque o sei anni fa. Abbiamo parlato del lebbrosario che aveva costruito e delle tante persone che arrivavano per una visita , per una cura , per un ascolto.  Quanto bene ha fatto e portato Antonio. Ricordiamolo così con un grande abbraccio come le persone a lui vicine in questi ultimi mesi di sofferenza hanno fatto. Siamo vicini alla sorella e ai tanti conoscenti. Lo ricorderemo anche con le azioni che stava portando avanti. Ciao Antonio, compagno di scuola e un vero amico. 

Flavio Giranzani 
 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Novembre 2018
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