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Ponte sulla Molinara, Brumana denuncia Comune e Sopraintendenza

Denunciati sindaco, soprintendente e dirigente settore lavori pubblici del Comune - Chiesto il sequestro preventivo del ponte

(Leda Mocchetti) – Che il nuovo ponte in corten sulla Molinara lasciasse delle perplessità – tanto per usare un eufemismo – all'avvocato Franco Brumana, presidente del comitato "Amici dell'Olona" ed amministratore del gruppo Facebook "S.I. – Salviamo l'Isola", era chiaro già da tempo. Quantomeno, tralasciando le esternazioni "social", da quando, nei mesi scorsi, l'avvocato aveva scritto alla Sopraintendenza contestando le autorizzazioni concesse e chiedendo «informazioni riguardanti le verifiche svolte sulla compatibilità della passerella con il D.M. del 12.06.1956», senza ricevere risposta.

E ora Franco Brumana ha portato la sua "battaglia" contro la passerella che collega l'Isola del maniero legnanese alla via dei Mulini ad un livello più "alto": quello delle aule del Palazzo di Giustizia. Brumana, infatti, ha deciso di presentare una denuncia nei confronti del sindaco Gianbattista Fratus, del soprintendente Antonella Ranaldi e del dirigente del settore lavori pubblici di Palazzo Malinverni Edoardo Maria Zanotta per omissione di atti di ufficio, omessa denuncia, falsità ideologica e alterazione di bellezze naturali. Con tanto di richiesta di sequestro preventivo del ponte "incriminato".

La cronistoria del ponte sulla roggia Molinara – ripercorsa passo per passo dall'avvocato paladino del verde nel suo esposto -, era iniziata ed arrivata fino all'approvazione finale quando sulla poltrona più alta di Palazzo Malinverni sedeva ancora Alberto Centinaio. La realizzazione concreta, poi, è avvenuta tra aprile e maggio 2018, quando il "testimone" era stato raccolto dall'attuale primo cittadino Gianbattista Fratus. 

L'Isola fluviale «ha una notevole importanza storica, culturale, paesaggistica, ambientale e identitaria per la popolazione della zona e dell'ambito del fiume Olona – scrive Franco Brumana nell'esposto –. Il Comune di Legnano per ora si è dimostrato insensibile a queste peculiarità e alle esigenze di valorizzarle e tutelarle. Ha manifestato più volte l'intenzione di trasformare l'isola in un luogo destinato a manifestazioni di massa da localizzare nell'area verde retrostante il Castello, comunemente denominata "pratone", che invece andrebbe considerata inscindibile dal Castello perché questo edificio storico costituisce con la sua isola un unico monumento e meriterebbe un uso più adeguato e consapevole. Per favorire la trasformazione d'uso del pratone, il Comune vi ha realizzato gli allacciamenti dell'acqua, dell'energia elettrica e della fognatura, ha deciso di illuminare la via di accesso e nel mese di maggio ha realizzato un ponte che collega l'isola alla via campestre dei Mulini allo scopo di consentire, con una ulteriore via di fuga, l'autorizzazione ad un maggior numero di partecipanti ai concerti ed alle altre manifestazioni che intende localizzare sull'isola

«Il territorio circostante il Castello ed anche esterno all'Isola è però interessato dal vincolo monumentale apposto dal Ministero della Pubblica Istruzione con il decreto del 12 giugno 1956 che impone il "divieto di eseguire opere che possano danneggiare la luce e la prospettiva o comunque possano alterare le condizioni di ambiente e di decoro del monumento" – continua Brumana –. Il ponte, denominato "passerella", è stato realizzato all'interno dell'area vincolata e […] limita nei luoghi vicini e vincolati la "luce e la prospettiva" del Castello perché è sopraelevato rispetto alla Via dei Mulini ed è dotato di sponde realizzate con lastre di metallo piene. É quindi in palese contrasto con il Decreto Ministeriale, ma ciò nonostante ha ottenuto l'approvazione della Soprintendenza».

Sopraintendenza che per l'avvocato legnanese «probabilmente non ha compiuto verifiche adeguate del rispetto del decreto ministeriale», ed è "rea" di aver autorizzato, oltre al progetto originario, anche l'ampliamento della passerella successivamente richiesto per aumentare la sicurezza della zona in quanto la passerella rappresentava una via di fuga dall'intera isola pluviale («Ma le isole pluviali non necessitano di via di fuga e quindi è evidentemente quella di un'uscita di sicurezza ulteriore per le manifestazioni che potevano coinvolgere molte migliaia di spettatori in una sola serata»), pur bocciando la richiesta di realizzazione di una rampa che permettesse la salita sul ponte ai disabili proprio perchè «incompatibile con il vincolo ministeriale».

A pronunciarsi, ora, sarà la magistratura, chiamata a scrivere la parola "fine" su una questione che ha animato negli ultimi mesi più di una polemica, soprattutto sui social. 


(m.tajè) L'anima ambientalista dell'avv. Franco Brumana, ormai, la conosciamo tutti. Ma questa storia dell'esposto rischia di dare una immagine esagerata di amore per la natura. Noi non abbiamo la pretesa di ergerci a giudici della controversia, saranno le autorità competenti a pronunciarsi. Rimane però, ad ora, un punto: due amministrazioni comunali di colore diverso hanno percorso strade identiche, confortate dal parere della Sopraintendenza.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Agosto 2018
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