Il "salotto" di piazza San Magno cambia "volto". La copertura in "rasocrete" (impasto di ghiaia o pietrisco con resine polimeriche trasparenti) posizionato nel 2015 dalla precedente giunta per eliminare i lapilli e contrastare gli atti vandalici, verrà infatti eliminata. Al suo posto, come si può vedere nel rendering, arriverà il prato. 

L'intervento rientra nell'opera di ampliamento della Ztl del centro, il cui "fischio d'inizio" è previsto martedì 10 luglio con la chiusura di via 25 Aprile e di corso Magenta sino a via Corridoni.  I lavori di manutenzione per la "piastra" in legno di piazza San Magno verranno, invece, avviati verso la fine di agosto. 

Il progetto di rinnovo, studiato dall'architetto Ermanno Ranzani, è stato presentato, lunedì 11 giugno, a Palazzo Malinverni dall'autore e dall'assessore alle Opere Pubbliche Laura Venturini. «L'opera di restyling prevede lavori di manutenzione e ottimizzazione – spiega l'assessore -. L'obiettivo è quello di rendere la manutenzione più semplice salvaguardando l'estetica e l'armonia del "salotto". Nel caso della piastra sono previsti lavori di miglioria: sistemazione di aiuole, pavimentazione e sedute». Nel contempo saranno effettuati controlli sullo stato di salute degli alberi e appropriate verifiche per quanto riguarda l'illuminazione. Anche le panchine saranno rinnovate: «Quelle in WPC saranno tutte sostituite – aggiunge l'assessore -. Verranno inserite alcune sedute  in legno, ma con schienale».

I 300 metri quadri di rasocrete, ritenuti «incoerenti con lo stile della piazza» saranno tolti. Non sarà semplice erba quella che verrà seminata nelle 11 aiuole: «Stiamo cercando una tipologia di manto erboso che sia particolarmente resistente – spiega l'architetto Ranzani -. Possiamo invitare i cittadini a non camminarci sopra, ma non possiamo mettere l'erba sotto una campana di vetro. Per ottimizzare la voce spese stiamo valutando quale manto erboso sia più appropriato». 

Nessun trucco per nascondere le nuove doghe in legno, che andranno a sostituire quelle guaste che compongono il piano rialzato di 640 metri quadri. «È un orgoglio vedere questi legni invecchiati così bene – spiega l'architetto Ranzani -.  Il futuro della piastra è quello di diventare un mosaico composto da vecchi e nuovi listelli sempre della stessa tipologia: le diverse colorazioni date dal tempo comportanno una sorta di quadro cromatico».