Rinnovato e rigenerato, il salotto della città si è riaperto alla cittadinanza. Infatti, stamattina (martedì 21 aprile) verso le 11, il cantiere è letteralmente sparito, lasciando spazio alle diverse novità attuate per riqualificare la piastra centrale di piazza S.Magno. Un progetto di quasi 60mila euro che ha permesso di restituire ai legnanesi un luiogo definito dai tecnici più sicuro, resistente e praticabile.

Con una passeggiata nell'agorà legnanese, l'ingegner Edoardo Maria Zanotta responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune ha illustrato i lavori svolti con i progettisti, l'architetto Marco Davanzo  e il dott. Flavio Paleari dell'ufficio ambiente di Legnano. Ad accompagnarli il sindaco Alberto Centinaio e l'assessore alle Opere pubbliche Antonino Cusumano,

Subito ecco la nuova pavimentazione calpestabile in "Rasocreta" (come visibile nella foto, si tratta di un impasto di ghiaia o pietrisco con resine polimeriche trasparenti) chiamata a sostituire la pacciamatura di lapilli vulcanici presenti tra le essenze: una soluzione studiata per dare maggior decoro all'area ed evitare che i "sassolini" vadano ad ostruire le fontane.

Il nuovo materiale sarà più resistente e durevole nel tempo: «Non si tratta di un vero e proprio materiale pacciamante – ha spiegato Zanotta – ma di un impasto di inerti lapidei, ghiaia o pietrisco, con resine polimeriche trasparenti; l’impasto è calpestabile e forma una pavimentazione continua, con un'ottima resistenza meccanica. E' un materiale che presenta caratteristiche di permeabilità all’aria e all’acqua e di atossicità che la rendono adatta anche per viali pedonali e aiuole all’interno di parchi e giardini. Da sottolineare che è drenante e quindi compatibile con gli arbusti e gli alberi».

Le piantine non sono sparite, ma sostituite con tipologie autoctone ossia rosmarino, lavanda, elicricio, erica, ilex crenata, loropetalum chinense; quest'ultima nella varietà a foglie rosso scure. Si tratta di essenze resistenti al clima della zona e collocate in quadrati delimitati da cordoli in larice. Come ha spiegato l'assessore Cusumano, si tratta di «un'operazione attuata  per evitare le spese sostenute dal Comune per il continuo trapianto delle essenze che, durante la stagione invernale, muoiono. Tra i diversi interventi effettuati, anche la sistemazione degli impianti di irrigazione che ora risultano protetti dalla pavimentazione in "Rasocreta" così da non essere più oggetto di azioni vandaliche. Non è stata dimenticata la tanto criticata canalina dell'acqua piovana presente in corso Garibaldi, spesso incriminata dai ciclisti rovinati a terra. Le opere di risistemazione inizieranno prossimamente».

Inoltre, i lavori conservativi sono finiti per tempo e hanno visto la sostituzione di viti e listelli in legno ormai consumati. Le doghe che costituiscono la pavimentazione sono state rigenerate attraverso un lavaggio con un prodotto saponoso e poi la stesura a mano di un olio speciale.

Soddisfatto il primo cittadino, Alberto Centinaio, ha poi commentato: «Abbiamo raggiunto obiettivi che ci siamo preposti ossia attuare cambiamenti per ridurre sensibilmente i costi di manutenzione dell'agorà legnanese. E permettere ai legnanesi di usufruire maggiormente della piazza. Ancora una volta l'ufficio tecnico è riuscito a concretizzare e a portare a termine un indirizzo politico».

Ricordiamo che questi lavori rientrano nel piano di manutenzione delle strade: un appalto, del valore di circa 1 milione di euro, e la cui gara, per la prima volta, è stata effettuata non con il criterio al massimo ribasso bensì con quello dell'offerta più vantaggiosa. All'interno di questa cifra sono appunto contemplate le spese per l'intervento di riqualificazione delle aiuole che ammonta a 35mila euro, le migliorie ammontano a 10mila euro. Il costo della pulizia e del trattamento delle doghe lignee è di 15mila euro.