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Olona, la “terra dei fuochi” di casa nostra

Nuovo grido d'allarme degli Amici dell'Olona: "Serve un'intesa tra Regione, Arpa e Forze dell'Ordine per reprimere i crimini ambientali, causa di inquinamento dell'Olona"

Un appello, un nuovo appello. E' quello lanciato in questi giorni dall'avvocato Franco Brumana, leader degli Amici dell'Olona. Lo ha indirizzato al Comando Regionale Carabinieri Forestali, sollecitato da segnalazioni continue di azioni illegali e dalla sostanziale impunità dei responsabili dell'inquinamento dell'Olona.

Per questa ragione, Brumana si rivolge ai carabinieri forestali e alla Regione perchè "si facciano promotori di un'intesa tra la stessa Regione, l'Arpa, l'Arma dei carabinieri e se del caso anche altre Forze dell'Ordine, per un presidio di legalità dell'Olona per pervenire ad un protocollo d'intesa sulla repressione e sulla prevenzione dei crimini ambientali".

Nella sua comunicazione, Brumana ricorda che simili accordi sono stati già formalizzati in altre realtà territoriali, come in Campania, per contrastare l'abbandono dei rifiuti nella cosidetta "terra dei fuochi".

"Anche la Lombardia – conclude il legale legnanese – ha una sua… terra dei fuochi, di diffusa illegalità nella Provincia di Varese, anche se con aspetti di minore drammaticità".

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Aprile 2018
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