«Hanno buttato via un progetto già definitivo, che non presentava nessuna criticità»: commenta così il consigliere di "Nuovi Orizzonti di Libertà" Roberto Rigiroli la scelta dell'amministrazione guidata da Susanna Biondi di archiviare il progetto per la realizzazione di un cimitero parco oltre canale.

Proprio non ci sta Rigiroli, che all'epoca della realizzazione del progetto era assessore ai lavori pubblici nella giunta Pirazzini, a sentir parlare di «criticità ed inadeguatezze»: «L’ampliamento del cimitero oltre canale è qualcosa a cui a Busto Garolfo si lavorava da anni – continua il consigliere di opposizione, all'epoca dell'elaborazione del progetto assessore ai lavori pubblici di Palazzo Molteni –: si trattava di una progettazione di un certo livello, approvata all’unanimità dal consiglio comunale, quando lo stesso sindaco di oggi aveva alzato la mano e votato a favore. Poi tra i primi atti dopo il loro insediamento l'annullamento in autotutela della nostra delibera: hanno stralciato il progetto, eppure avevano partecipato all’approvazione. La nostra era una visione completamente diversa. Pensavamo ad un parco con spazi per altre religioni e un luogo dedicato alla dispersione delle ceneri, avrebbe avuto una capienza praticamente perenne. Il terreno era adatto e avremmo dato più respiro all'accesso con un'entrata al di là del canale: era già tutto fatto, sarebbe bastato avere un po' più di oculatezza. Non si trattava assolutamente di una decisione avventata: a Busto Garolfo ci sono più di 13mila ettari di terreno, il cimitero ne avrebbe occupato uno». 

E gia che c'è Rigiroli sceglie di togliersi qualche sassolino dalla scarpa sul progetto "targato" Busto Garolfo Paese Amico per il cimitero del capoluogo: «I 480 nuovi loculi saranno realizzati con il project financing, ma nessuno fa beneficienza: i nuovi loculi non potranno costare come quelli realizzati dal comune. I prezzi saranno necessariamente diversi, la gente accetterà in mancanza di alternative.  Nessuno peraltro sa cosa faranno con questi nuovi loculi, non c'è stato nessun passaggio in commissione, come invece avveniva per qualsiasi cosa durante la nostra amministrazione».