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Busto Garolfo, ampliamento del cimitero del capoluogo al rush finale

I lavori porteranno alla realizzazione di 200 nuove fosse e di 30 nuovi loculi - Altri 480 nuovi loculi in arrivo con il piano triennale delle opere pubbliche

Sono ormai quasi conclusi i lavori di ampliamento del cimitero di Busto Garolfo, che prevedono la realizzazione di nuovi campi di inumazione, per un totale di circa 200 fosse, e di 30 nuovi loculi. L'intervento, che alle casse di Palazzo Molteni è costato circa 80mila euro, costituisce la prima fase di un progetto più ampio, finalizzato a dare «una risposta rapida ed esauriente alle necessità di sepoltura nei nostri cimiteri», come spiega l'amministrazione.

A questa prima tranche di interventi, infatti, si affiancherà la realizzazione di 480 nuovi loculi e dei nuovi ossari prevista dal piano triennale delle opere pubbliche, che avrà un costo complessivo di 1.273.000 euro, per i quali l'idea è quella di ricorrere al project financing. Sul tavolo dell'amministrazione è già arrivata una proposta con il relativo piano economico, ed ora Susanna Biondi e la sua giunta la stanno valutando. Poi, si dovrà procedere con la gara d'appalto per individuare il soggetto che realizzerà l'opera, al quale sarà poi anche affidata la gestione dei due cimiteri del paese.

L'amministrazione targata "Busto Garolfo Paese Amico", quindi, ha definitivamente deciso di mandare in soffitta il progetto per la realizzazione di un cimitero parco da realizzare oltre canale messo in cantiere dalla giunta Pirazzini, che prevedeva un costo di 1,5 milioni di euro.

«Il progetto – spiegano dall'amministrazione – presentava evidenti ed oggettive criticità ed inadeguatezze: nessuna previsione di sepoltura in loculi che invece è tanto richiesta dalla cittadinanza; un investimento esagerato e assolutamente non sostenibile, (quasi 1,5 milioni di euro, di cui circa 250mila per acquistare le aree dai privati e oltre 400mila per il ponte di collegamento oltrecanale); consumo di un grande quantitativo di terreno con particolare valenza agricola. Era stato inoltre sottostimato il ricorso, sempre maggiore, alla cremazione che, dati alla mano, riduce drasticamente la previsione degli spazi e del numero di tombe necessarie. La nostra amministrazione propone invece una soluzione realizzabile tramite progetti fattibili, attuabili in brevissimo tempo – concludono da Palazzo Molteni –. Accogliendo, inoltre, le richieste e le esigenze della cittadinanza, senza impattare pesantemente sul bilancio comunale evitando il consumo di suolo e riportando a destinazione agricola le terre oltre canale».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Marzo 2018
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