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Farmacia chiusa, Olcella pronta a dare battaglia

Gli abitanti della frazione non sembrano intenzionati a considerare soluzioni alternative al dispensario e si dichiarano pronti a scendere in piazza

Clima da "guerra fredda" per l'assemblea pubblica che si è svolta ieri, martedì 24 ottobre, nella palestra della scuola primaria "Ferrazzi Cova" di Olcella, dedicata alla chiusura del dispensario farmaceutico di via dei Mille. 

A nulla sono valse le spiegazioni fornite dall'amministrazione sulle ragioni che hanno "abbassato" la saracinesca del dispensario della Farmacia Mucchiati (qui il servizio), a nulla è valsa l'esposizione dei passi che Palazzo Molteni ha già mosso nei confronti del Pirellone per cercare di trovare una soluzione, a nulla sono valse le proposte alternative avanzate dalla Giunta Biondi per limitare i disagi che lo "stop" all'attività dell'armadio farmaceutico ha portato con sè: Olcella non vuole sentir ragione e ieri sera lo ha dimostrato senza lasciare ombra di dubbio, con animi quantomeno "caldi" in più passaggi dell'assemblea.

La situazione, peraltro, oltre a non andare giù alla frazione, non piace nemmeno al Comune. Tant'è che l'amministrazione, da quando a luglio ha preso coscienza del fatto che, dopo la preassegnazione di aprile, il vincitore del bando di concorso regionale aveva effettivamente intenzione di stabilirsi nel quadrante che si era "aggiudicato", ha cercato di correre ai ripari.

Così Palazzo Molteni ha cercato di convincere il nuovo farmacista a stabilire ad Olcella la sua attività, ma non ha avuto successo.

Ha provato a cambiare la divisione in zone del territorio comunale, creando un nuovo quadrante che coincidesse in buona sostanza con Olcella, di modo che, se nessuno avesse effettivamente deciso di aprirvi una farmacia, il dispensario farmaceutico avrebbe potuto rimanere aperto. Ma la Regione non ha ritenuto la situazione della frazione sufficiente a derogare ai criteri stabiliti dalla normativa (3 km di distanza minima da altre farmacie e almeno 3300 abitanti nel bacino di utenza della nuova attività), mettendo nero su bianco che una simile delibera sarebbe stata considerata illegittima e non avrebbe portato alla messa a bando di una nuova sede.

L'amministrazione ha anche cercato soluzioni alternative. Come la consegna dei farmaci a domicilio per i cittadini con fragilità particolari. O l'apertura di una proiezione farmaceutica, una sorta di sportello – che potrebbe essere proprio la scuola Ferrazzi Cova al termine delle lezioni – tramite il quale il farmacista del quadrante avrebbe potuto recarsi quotidianamente ad Olcella per la consegna dei farmaci e dei prodotti da banco e per fornire eventuali consulenze.

Gli abitanti di Olcella hanno però mostrato di non prendere nemmeno in considerazione eventuali soluzioni-tampone, e sembrano intenzionati a continuare per la loro strada: hanno scritto al presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, per chiedere la riapertura dell'armadio sanitario, raccogliendo allo scopo 986 firme, e se questo non sortirà effetti, sabato 4 novembre sono intenzionati a scendere in piazza, paventando addirittura, per il successivo sabato 11, un eventuale blocco totale della frazione.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Ottobre 2017
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