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Cava Solter, Busto Garolfo in piazza contro la discarica

Dopo il via libera di Palazzo Isimbardi alla discarica nelle ex Cave di Casorezzo, Piazza Lombardia è stata teatro di un'iniziativa per dire "NO" 

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Avevano promesso iniziative eclatanti, dal fronte del "NO", per continuare la battaglia contro il progetto di una discarica di rifiuti speciali nel sito ATEg11 – quello delle ex Cave di Casorezzo – presentato dalla ditta Solter, che nei giorni scorsi ha ricevuto il via libera definitivo da Città Metropolitana (qui il servizio).

Detto, fatto: questa mattina, sabato 23 settembre, Piazza Lombardia a Busto Garolfo è stata teatro di «un'iniziativa innovativa, particolare», mirata ad accendere ancora una volta i riflettori su una problematica con cui i Comuni, i Comitati e il Parco del Roccolo combattono da anni ed a scandire a chiare lettere una volta in più che questa discarica, per il fronte del "NO", proprio non s'ha da fare. Iniziativa che, peraltro, nella stesse ore è andata "in scena" anche in centro a Casorezzo e proseguirà anche nella giornata di domani, domenica 24 settembre.

Così, il centro del paese oggi si è risvegliato "ostruito" da una muraglia di sacchi neri, di quelli che si usano per la spazzatura. Certo, questi sacchi sono pieni di paglia e non di rifiuti, ma il messaggio che vogliono lanciare arriva comunque forte e chiaro, e, se non bastassero i sacchi, pochi metri più in là c'è anche uno striscione che lo ribadisce: «Arrivano i veleni! Fermiamoli!».

«Speriamo che questa iniziativa colpisca la cittadinanza e tutti coloro che passano dalla Piazza – spiega il sindaco di Busto Garolfo Susanna Biondi –. Giovedì scorso è stata recapitata ai Comuni l'autorizzazione di Città Metropolitana realtiva al progetto Solter per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali nel sito ATEg11. Questo progetto ci ha visto sempre assolutamente contrari, insieme all'amministrazione di Casorezzo ed al Parco del Roccolo, e con noi si sono schierati anche i Comuni delle aree omogenee dell'Alto Milanese e del Magentino-Abbiatense».

«Abbiamo lottato contro questo procedimento autorizzativo per lungo tempo – continua l'inquilina di Palazzo Molteni –. Lo abbiamo fatto dal punto di vista legale, presentando ricorso al TAR contro il mancato ripristino rispetto alla convenzione del 2002 (che stabiliva come avrebbe dovuto essere ripristinata la cava una volta finita l'attività di escavazione, ndr), e presentando il ricorso contro la VINCA e la VIA, ed ora ci prepariamo a presentare ricorso anche contro l'AIA, richiedendo anche la sospensiva. Ma insieme alle azioni di tipo legale abbiamo sempre portato avanti in questi anni anche attività di sensibilizzazione della cittadinanza, con innumerevoli assemblee e manifestazioni pubbliche».

«Proprio per questo – conclude la prima cittadina -, dopo l'arrivo dell'autorizzazione di giovedì scorso, insieme alle associazioni di Busto Garolfo e di Casorezzo abbiamo pensato a questa iniziativa nuova, che deve colpire tutti i cittadini e che invita direttamente all'assemblea pubblica che terremo lunedì 25 settembre nella sala consiliare di Busto Garolfo. In quell'occasione, insieme ai cittadini che parteciperanno, oltre naturalmente ad informarli sugli sviluppi, decideremo le future azioni da intraprendere. L'AIA è l'ultimo atto del procedimento autorizzativo ma noi non ci diamo per vinti e continueremo la nostra lotta».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Settembre 2017
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