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“Mini daspo urbano”: a Legnano siamo a quota 13

Di queste 13 misure prese dalla Polizia Locale, uno è stato esteso a sei mesi: il primo caso in tutta la Città Metropolitana

Tredici i “mini daspo urbani” emessi a Legnano di cui uno è  stato esteso a sei mesi: il primo caso in tutta la Città Metropolitana. Di queste 13 misure prese dalla Polizia Locale di Corso Magenta, 11 sono relativi a fenomeni di accattonaggio mentre 2 riguardanti commercianti abusivi. «Per uno di questi, avendo reiterato il proprio comportamento illecito per ben tre volte – afferma il comandante Daniele Ruggeri -, è stato richiesto, così come previsto dal decreto, il divieto di accesso a determinate aree cittadine per almeno sei mesi. Si tratta del primo caso in tutta la Provincia».

Il daspo è noto, tra i cittadini, come il divieto d’accesso agli impianti sportivi che viene firmato dai questori per il contrasto della violenza negli stadi. Da questa primavera con lo specifico Decreto Minniti (D.L. n. 14 del 20 febbraio 2017 in merito alle “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”), il provvedimento è stato esteso a un più vasto ambito di "sicurezza e decoro urbano".  

«L'obiettivo è contrastare fenomeni che possono mettere a repentaglio la sicurezza e la vivibilità urbana – ci ha spiegato nel dettagio Ruggeri –Quindi lo Stato consente ai Comuni di espellere una persona dai propri confini, permettendo ai sindaci di "combattere" l’abusivismo e il degrado. La Polizia Locale ha la possibilità di allontanare, attraverso l’applicazione di una sanzione e con un provvedimento scritto, per 48 ore, soggetti che si rendono responsabili di comportamenti insidiosi (accattonaggio e commercio abusivo) in particolari aree della città, quali la stazione o i parcheggi di interscambio trasporto pubblico e privato. Una misura estensibile, su decisione della Questura, a sei mesi per i recidivi, che salgono da 6 mesi a due anni se il recidivo ha già subito una condanna per reati contro la persona o il patrimonio».

Uno strumento utile secondo Ruggeri che ha concluso: «È ancora presto per poter realmente capire la portata di questo provvedimento, solo in futuro potremo effettuare un reale bilancio. Di certo si tratta di uno strumento che si aggiunge a quelli già in essere come le ordinanze che per il Corpo di Polizia Locale risulta davvero utile».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Luglio 2017
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