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Cava Solter, la conferenza dei servizi (forse) ci ripensa

Nuova conferenza dei servizi fissata per il 23 giugno. Secondo i funzionari metropolitani, le criticità del progetto discarica sarebbero state superate.

Sembrava che questa volta mancassero davvero solo gli ultimi dettagli per scrivere la parola "fine" alla vicenda del progetto Solter per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali nel sito ATEg11, quello delle cosiddette Cave di Casorezzo.

Anche se forse, visto il percorso travagliato – ed è un eufemismo – che la vicenda ha avuto fino a questo momento, sarebbe meglio parlare di vicende. Vicende che da anni vedono le amministrazioni comunali di Busto Garolfo e Casorezzo, supportate dagli altri Comuni della zona omogenea dell'Alto Milanese, opporsi al progetto della ditta Solter con ogni mezzo a loro disposizione, insieme ai Comitati cittadini ed al PLIS del Roccolo. Vicende, appunto, che sembravano davvero essere arrivate finalmente all'ultimo atto, e con esito favorevole per i Comuni. La conferenza dei servizi di Città Metropolitana, infatti, lo scorso 12 aprile aveva bollato come non autorizzabile il progetto presentato dalla ditta Solter, e il giorno successivo era arrivato il preavviso di diniego. Mai rilassarsi fino al "verdetto" finale, certo, ma le aspettative del fronte del "NO" erano ormai ragionevolemente ottimistiche.

E invece, l'iter rischia di ricominciare ancora una volta daccapo, e questa novità non può che arrivare come un fulmine a ciel sereno per chi da anni combatte contro il progetto. Città Metropolitana, infatti, ha fissato per il prossimo 23 giugno una nuova conferenza dei servizi per il progetto discarica, e le anticipazioni non sono delle migliori per chi si oppone al progetto: secondo i funzionari metropolitani, le criticità che avevano portato al preavviso di diniero sarebbero state superate dal nuovo progetto presentato da Solter.

«Da un punto di vista procedurale questo modus operandi è incomprensibile – tuona il sindaco Susanna Biondi, che naturalmente non ha gradito il nuovo ed imprevisto risvolto della vicenda –, non siamo assolutamente d'accordo e non ci capacitiamo di come sia possibile. I dieci giorni destinati alla presentazione di osservazioni devono essere utilizzati per fornire precisazioni e chiarimenti, non per presentare nuovi progetti. Il procedimento attualmente in essere si deve chiudere, e poi eventualmente Solter deciderà se presentare un nuovo progetto che, però, dovrà iniziare un nuovo iter. Questa comunicazione, assolutamente inaspettata, ci ha lasciato sgomenti. Ci siamo già attivati – conclude la prima cittadina – per capire come muoverci e stiamo valutando cosa possiamo fare fin da ora. Una cosa è certa: faremo tutto il possibile».

«Non posso che esprime la mia totale contrarietà a questa decisione, sia come sindaco che come consigliere metropolitano – commenta Raffaele Cucchi, primo cittadino di Parabiago, con riferimento al parere espresso dai tecnici metropolitani – e mi interrogo su quanto poco sia stata incisiva, in questo caso, la politica di chi è stato eletto, in particolar modo per le importanti motivazioni che avevano spinto Città Metropolitana ad esprimersi in prima istanza con un parere avverso all'autorizzazione. Chissà quando impareremo ad amministrare pretendendo dai proprietari di cave che, dopo aver ottenuto l'autorizzazione all'estrazione di materiali, sia un loro preciso dovere riqualificare l'area e restituirla alla comunità, non certo chiedere di trasformare l'attività in discarica. Nel caso Solter, in particolare modo, autorizzare una discarica significherebbe mettere a rischio le coltivazioni di riso a poca distanza dalla stessa e la falda troppo prossima al fondo della cava. Mi auguro ci sia ancora margine per evitare tutto questo».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Giugno 2017
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