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Elezioni e periodico comunale, arriva l’archiviazione dal CORECOM

Il CORECOM ha archiviato il procedimento aperto in seguito all'esposto della Lega Nord relativo all'uso dell'informatore comunale. Elezioni e periodico comunale, la questione finisce al CORECOM

«La nostra amministrazione cerca sempre di comportarsi in maniera corretta e di rispettare le regole, e le controdeduzioni che abbiamo presentato lo dimostrano. La lista civica Vivere San Giorgio è diversa». Sintetica, quasi telegrafica, la replica del sindaco di San Giorgio su Legnano Walter Cecchin alle accuse mosse dalla Lega Nord nei giorni scorsi in  relazione all'«utilizzo improprio del periodico comunale», strumentalizzato, secondo gli uomini del Carroccio, «a scopi di propaganda elettorale dal sindaco e dall'attuale amministrazione» (qui il servizio).

Pietra dello scandalo, che da qualche settimana sta animando la scena politica e la campagna elettorale sangiorgese, l'ultimo numero dell'informatore comunale, edito lo scorso aprile. A far discutere, in particolare, la pagina del periodico dedicata alla presentazione delle liste che parteciperanno alla competizione elettorale il prossimo 11 giugno. Nella "pagina incriminata", infatti, avevano trovato spazio la lista civica Vivere San Giorgio, con candidato il sindaco uscente Walter Cecchin, e la lista "Polo per San Giorgio – Turturiello sindaco", con candidato l'attuale consigliere comunale Alberto Turturiello, ma non la Lega Nord, terza pretendente alla poltrona da primo cittadino, con candidato Carlo Maria Tatti. 

Proprio la Lega Nord si era da subito scagliata contro il periodico comunale, e, dopo qualche rapido palleggio verbale tra il portavoce dei Lumbard e il sindaco Cecchin, gli uomini del Carroccio avevano deciso di passare dalle parole ai fatti, con un esposto al CORECOM.

CORECOM che aveva dato 24 ore di tempo all'amministrazione per presentare eventuali controdeduzioni, che sono puntualmente state inoltrate ieri, martedì 16 maggio. Con queste ultime, l'amministrazione ha evidenziato la «perplessità suscitata dal richiamo», dal momento che il "periodico della discordia" era stato «dato alle stampe, diffuso presso le famiglie e postato nell'archivio informatico dell'Ente (sempre accessibile in rete per tutti i numeri pubblicati) a voler essere prudenziali il giorno ultimo del 21 aprile 2017», prima, quindi, che scattasse il fatidico "- 45 giorni" rilevante ai fini della par condicio. Ad ogni modo, scaduto o no che fosse il termine di legge, l'oscuramento temporaneo del numero di aprile dell'informatore comunale dal sito comunale – si legge nelle controdeduzioni – è stato disposto, e il periodico tornerà disponibile solo ad operazioni elettorali concluse.

Dopo esposto e controdeduzioni, oggi, mercoledì 17 aprile, il CORECOM ha comunicato il verdetto finale: oscuramento avvenuto per quanto concerne l'edizione digitale, nessuna violazione della normativa sulla par condicio per quanto riguarda la distribuzione cartacea del periodico (la cui diffusione – e almeno su questo sono tutti d'accordo – si è conclusa entro il 21 aprile), e archiviazione del procedimento.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Maggio 2017
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