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TRIBUNALE, ACCORPAMENTO CON BUSTO ED E’ CAOS

A Legnano restano le cause di lavoro ed è già caos a Busto - La consigliera Carolina Toia: "Contrasteremo questo accorpamento per il territorio"....

Oggi, venerdì 13 settembre, entra ufficialmente in vigore l'accorpamento dei tribunali. Nella sezione distaccata di Legnano saranno gestite solo le cause di lavoro, tutte le altre pratiche, civili e penali, saranno trasferite nel maxi-trubunale di Busto Arsizio dove confluiranno anche le cause di Rho. 

Ad oggi però la situazione è ancora confusionaria e preoccupante: "La pianta organica sarà rinnovata solo nel marzo 2014 – ha spiegato il presidente facente funzione del Tribunale di Busto Arsizio Adet Tony Novik – e questo fa capire la situzione di enorme difficoltà in cui ci troveremo; il livello di efficienza non potrà più essere lo stesso con il doppio dei fascicoli a nostro carico". 

Con ogni probabilità parte del personale di Legnano sarà  trasferito nella sede centrale di Busto Arsizio; tutte le cause penali pendenti a Legnano passeranno a Milano e le nuove saranno affidate al tribunale di Busto. Le sedi di Rho e Saronno e Gallarate saranno invece destinate alla chiusura.

Con l'accorpamento c'è inoltre il rischio di sovraffollare, ancora di più, il carcere di Busto Arsizio che ospita già il doppio dei carcerati. 

La paura, esternata dal direttore del carcere Orazio Sorrentini, è quella che l'attuale struttura carceraria non riesca a sopportare l'urto degli arresti che dal 13 settembre di quest'anno – a norma di legge – dovrebbero arrivare anche dal territorio di competenza di  Legnano e Rho

Lo stesso direttore Sorrentini si è attivato per sensibilizzare il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e il provveditore affinchè gli arrestati che dal 13 settembre dovrebbero essere detenuti nel carcere bustocco vengano accolti in altre strutture.  Il provveditore sembre avere  preso in considerazione la richiesta e gli arrestati delle nuove aree di competenza del Tribunale di Busto Arsizio dovrebbero andare nelle strutture di Milano e Monza. 

"Ancora una volta – ha dichiarato la consigliera regionale Carolina Toia –  ci troviamo di fronte ad una decisione adottata "inaudita altera parte" da un governo in stato confusionale e sordo di fronte ai cittadini. I disagi sono evidenti ed allarmanti. Il trasferimento determinerà un'inesorabile migrazione quotidiana di persone (avvocati, collaboratori, praticanti, assistiti, testimoni e via dicendo) verso Busto con ovvie conseguenze logistiche (pensiamo ad esempio al traffico e all'inquinamento, che cresceranno in maniera esponenziale). In questo momento il tribunale di Busto non è peraltro assolutamente in grado di assorbire tutto il lavoro delle sezioni distaccate. Senza contare che questo declassamento rischia di compromettere seriamente una buona percentuale dell'efficienza giudiziaria, amministrativa ed economica dell'alto milanese. L'accorpamento rischia inoltre di aggravare la già precaria situazione di sovraffollamento del carcere di Busto. L'ampliamento della competenza condurrà nella casa circondariale bustocca tutti  i fermati e gli arrestati dei 42 comuni entrati a far parte di questa nuova competenza territoriale.  Negare il tribunale a Legnano e a tutte le persone che abitano nei 18 comuni che fanno capo allo stesso, significa negare a questo territorio un presidio di giustizia e quindi un elemento di stabilità sociale. Contrasteremo questo accorpamento, perché questa è una battaglia che va combattuta, al di là dei campanili e degli schieramenti, in difesa degli interessi del territorio".

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Settembre 2013
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