Alle undici di questa mattina si è tenuta, come da programma, una protesta organizzata tramite il passaparola dei social network e grazie all’ impegno di diversi cittadini. La manifestazione chiamata “Vergogna Olona” si è prefissata come impegno di “Fare rumore” per far notare il netto peggioramento delle condizioni del nostro fiume (da novembre secondo l’ ARPA) e gridare il disappunto generale per il menefreghismo dei cittadini ma anche di aziende e istituzioni in primis.

Presente, anche se in disparte, Legambiente con il comitato No-Vasche che però ha avuto una parte marginale e limitata nel dibattito (vi erano due striscioni con frasi di protesta e dei caretelloni informativi). Non è l’ idea delle vasche che non piace ma il fatto che non sono stati stanziati soldi per pulirle: si riempiranno di melma.

Acclamata protagonista dell’ evento è stata Maurizia Paradiso: “Sono una partigiana della transessualità, figurati se non difendo un fiume!”. Già perché, per Maurizia, l’ Olona è il fiume della gioventù e le ricorda quando frequentava il collegio Sandro Cagnola (VA) dove nasce questo fiume e racconta che proprio in quel pozzo lei si nascondeva per ore dalle punizioni di suoere e preti bevendo l’ acqua zampillante dalla fonte.

Ad immergersi con lei nel fiume, in gesto di protesta, reggendo uno striscione con la scritta “Vergogna” si sono aggiunte le due sexy-star Alexia Mori e Liara Cosna che hanno attirato l’ attenzione del pubblico esibendosi senza troppo pudore.

A parlare, oltre ad alcuni rappresentanti del pubblico provenienti da tutto il legnanese, sono stati anche Christian Sormani, promotore dell'iniziativa, e Graziano Milante, uomo di spettacolo etico e ambientalistico.

Manifestata in maniera decisa la delusione per la mancanza di rappresentanti della Lega (“Che vengano qui a bere l’ acqua, nella loro città simbolo!”), oltre che quella delle autorità comunali.

Dichiarata pure la frequenza di minacce rivolte all’ ARPA dalle varie industrie e aziende che minacciano licenziamenti a tappeto in cambio di depuratori migliori.

“L’anno scorso abbiamo gettato 500 trote nel fiuma – hanno affermato gli organizzatori – dopo 8 ore erano tutte morte. Longoni aveva promesso 20 milioni di incentivi per i depuratori delle aziende ma si sarebbero anche potuti usare i soldi investiti nelle inutili vasche…”

La folla ha iniziato a disperdersi poco prima di mezzogiorno, essendo ormai concluso il dibattito. Mentre concludiamo questo servizio rsta un po’ di amaro in bocca. Molte tra le aspettative sono state deluse: la durata, la folla (era presente meno di un centinaio di persone) e la presenza di ospiti illustri (la Teresa dei Legnanesi era in Norvegia). Resta invece il triste dubbio di quello che accadrà domani.

Dopo tutte queste parole ed impegni, troveremo la forza di fare dei passi concreti noi cittadini per primi?

Enrico Gussoni  

Per l'intervista di Alessandra Faiella a Maurizia Paradiso, cliccare qui