Un'ora dopo la conclusione del movimentato consiglio comunale (qui il servizio), i gruppi di minoranza attraverso un comunicato hanno spiegato la ragione dell'uscita dall'aula.
Al lettore corre l'obbligo ricordare che, avvicinato a fine seduta, Antonio Guarnieri, presidente del consiglio comunale, ha spiegato che il regolamento prevede la discussione della mozione presentata in una seduta solo alla prossima convocazione e che non sarebbe stato inoltre possibile ridare la parola ai consiglieri per proseguire il dibattito.
Per quanto riguarda invece l'assenza di rappresentanti della maggioranza nella riunione chiesta dall'opposizione, abbiamo la netta impressione che, dopo l'assenza delle minoranza alla capigruppo di settimana scorsa (qui un nostro precedente servizio), si sia usata l'arma della "ripicca politica". Tu, minoranza, non sei venuta a quella riunione? Bene, io , maggioranza, non vengo a questa….

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[pubblicita]La maggioranza ci ha costretto a lasciare l'aula consiliare, lo abbiamo fatto per dignità e coerenza verso i nostri elettori.

Abbiamo presentato, uniti, una mozione di censura all'operato del sindaco, che verteva sulla mancanza di spiegazioni chiare da parte del Primo cittadino in merito al rimpasto di giunta.
Non ci è stato consentito il dibattito, non ci è stato consentito di discuterne. La maggioranza non ha neppure ritenuto di dover partecipare alla conferenza dei capigruppo, della quale avevamo chiesto la convocazione per poter discutere in aula la mozione di censura.
Usciamo con una crisi di giunta ancora aperta, perchè il sindaco non ha avuto il coraggio politico di far votare la mozione e verificare la compattezza della sua coalizione.

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