«Dilaga troppo allarmismo per il contagio da meningite». Lo conferma il dottor  Pierangelo Clerici, direttore Microbiologia dell'Ospedale di Legnano e presidente di Amcli.

I numeri parlano chiaro, secondo il primario, i casi di contagio non sono affatto aumentati: «In media all'anno, in Italia, si contano circa 200 casi di malattia invasiva da meningococco, la maggior parte dei quali causati dai sierogrupppi B e C – spiega Clerici -. L’andamento rispecchia il trend degli ultimi anni. In generale, la mortalità riguarda il 10% dei casi. Questo dato nel 2016 non è certamente aumentato anzi in Lombardia risulta minore rispetto a quello del 2015».

Come ricorda il dottor Clerici, gli agenti batterici che causano la meningite il più temuto è Neisseria meningitidis (meningocco), oltre a Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e Haemophilus influenzae. Del meningococco esistono diversi sierogruppi, dei quali i più diffusi sono: A, B, C, Y, W135, X. Il più aggressivo è il meningococco di sierogruppo C, che insieme al B è il più frequente in Italia e in Europa.

La psicosi è più mediatica che reale: «L'epidemia in Toscana e i due decessi a Milano hanno fatto scoppiare la psicosi – afferma il prof. Clerici –. Ma, è tutto nella norma: a livello statistico non ci sono dati allarmanti e le strutture sanitarie sanno rispondere adeguatamente. Non c'è dubbio che se il 90% della popolazione fosse vaccinata la meningite sarebbe arginata a tutti gli effetti».  Clicca qui per le informazioni per accedere al vaccino

Anche tra i legnanesi l'allarmismo è diffuso a confermarlo il sovraffollamento registrato in questi giorni nella sede della ex Asl di via Savonarola oltre che, le 2mila chiamate ricevute dai numeri divulgati dall'Asst legnanese. Clicca qui per il servizio