"E' stata una serata magnifica – così Daniele Berti commenta oggi lo spettAcolo dei Cantattori andato in scena ieri sera al Galleria a scopo benefico –  con 700 spettatori non abbiamo fatto il pienone,ma abbiamo regalato alla città due defibrillatori e questa è la cosa  più importante. Grazie a tutti quanti hanno collaborato, da Cristina Scutari e alle sue collaboratrici che hanno messo a disposizione la loro professionalità per tenere i piccoli nella hall, a Mirco Jurinovich che ha la costanza di far promozione per la diffusione dei defibrillatori con la sua associazione 60milavitedasalvare, alla direzione del Teatro e a tutti i 700 legnanesi e non che hanno goduto di una serata da cineteca".

Lo spettacolo è stato davvero unico per fascino ed emozioni. Il gruppo dei Cantattori riunisce ragazzi di Robecco sul Naviglio e ha messo  in scena  il musical Kalokairi (l’isola che non c’è, meglio conosciuto come Mamma Mia), una storia carina, affascinante con l’intreccio di balli,canzoni e teatro di grandissima qualità, voci straordinarie, attori sorprendenti… 30 ragazzi più tutta la troupe di sostegno sono appassionati dilettanti, hanno recitato per le opere di chi li ha ospitati sempre gratuitamente. E anche ieri sera il loro contributo è stato essenziale per arrivare all'acquisto di due defibrillatori.

Ampiamente soddisfatto anche Mirco Jurinovich (nella foto in alto): "Quando si parla dei defibrillatori, capita spesso di passare per extraterrestri – afferma il presidente di 60milavitedasalvare – purtroppo, oggi,  i recenti fatti accaduti anche a casa nostra hanno sollecitato maggior attenzione. Noi siamo stati ben lieti di aver dotato vigili del fuoco e Polizia locale di questi strumenti, ma adesso sarebbe necessario che la politica si muova con maggior sollecitudine, anche senza la presenza di eventi tragici. Nel nostro piccolo, il sottoscritto  e Daniele Berti, pur allineati in diversi schieramenti politici, abbiamo dimostrato infatti che chiunque abbia voglia di fare può essere utile alla comunità e alla sua salute".

gea somazzi (ha collaborato marco tajè)