Quantcast

Dispersione scolastica: un progetto per prevenirla

Costituita la rete RELE, il cui fine è combattere la dispersione scolastica...

Un progetto destinato a prevenire la dispersione scolastica. E' stato presentato oggi, giovedì 4 giugno, in Municipio dove è stata annunciata la costituzione di una rete RELE (REte Legnanese per l’Educazione) con la firma dei rappresentanti dei vari enti coinvolti.

L’assessore alla pubblica istruzione Umberto Silvestri (nella foto), accompagnato dall’assessore ai servizi sociali Gian Piero Colombo e dal presidente della fondazione Ticino-Olona Piero Cattaneo, ha preso per primo la parola, spiegando l’avvenuto passo importante tra la fine della prima parte di un percorso (nato un paio di anni prima su sollecitazione del consigliere comunale Antonio Sassi) e l’inizio di quella successiva.

La RELE si pone come obiettivo quello di ragionare sul contrasto alla dispersione scolastica per incrementare qualità e quantità dei servizi in risposta ai bisogni di supporto sociale e scolastico dei ragazzi che frequentano le scuole secondarie di primo grado ed è composta dai principali soggetti educativi che si ‘prendono cura’ di quella determinata fascia della popolazione giovanile.

Questa rete è nata in risposta alle considerazioni elaborate in seguito ad un’indagine dei bisogni dei ragazzi delle medie. Da questa analisi si sono riscontrati alcuni dati di spessore: un forte fabbisogno di supporto educativo e scolastico che si esprime soprattutto nell’insufficienza della risposta quantitativa dei doposcuola alle richieste; fabbisogni formativi specifici, ma diffusi; un’ampia e articolata realtà di soggetti che si prendono cura dei minori in questione, soggetti che operano in un modo non sempre omogeneo con diverse modalità di interazione e integrazione, da qui la necessità di condividere linguaggi, finalità, procedure; il problema della scarsità di risorse, sia economiche che umane a disposizione.

Un percorso di questo tipo ha indotto a presentare, in risposta al bando emesso a fine 2014 “Oltre il doposcuola” dalla fondazione Ticino-Olona, il progetto PROG.RE.DI.RE (PROGetto in REte contro la DIspersione e per il Recupero Educativo) che è risultato l’unico ad aver visto confermato l’intero finanziamento desiderato e che ha richiesto il massimo contributo previsto dal bando (20.000euro).

L’iniziativa proposta consentirebbe ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado di occupare meglio il loro tempo libero durante il pomeriggio.

“L’elemento fondamentale è ‘formare i formatori’” ha affermato Silvestri, con lo scopo di istruire i formatori dei ragazzi, appunto, affinché i giovani si appassionino e si sentano sempre più coinvolti nel percorso formativo che, in questo caso, va oltre l’orario scolastico.

“Se prendiamo in considerazione il tema del metodo di lavoro adottato, dobbiamo sottolineare che il nostro è un metodo nuovo, che favorisce i progetti con forza preventiva. Nonostante la crisi incalzante non dobbiamo preparare solo eventi riparativi, ma soprattutto preventivi con un efficace lavoro di comunità – questo l’incipit del breve discorso tenuto da Gian Piero Colombo (nella foto), assessore ai servizi sociali – il Comune dovrà fare da regia a una pluralità di soggetti che portano avanti un progetto”.

Colombo ha assicurato che, con la firma della costituzione, si darà inizio a una proficua collaborazione tra i vari soggetti educativi e che la rete resterà aperta alla successiva aggregazione di ulteriori associazioni.

L’ultimo a prendere la parola è stato il presidente della fondazione Ticino-Olona. “Quando si riscontrano i risultati del proprio impegno, vuol dire che si sta costruendo qualcosa” commenta orgoglioso Piero Cattaneo (nella foto) che poi riflette sulla parola ‘rete’ “da soli non si conclude nulla: serve collaborazione, anche per combattere la crisi che non è di tipo economico, ma dei rapporti”.

Secondo il presidente, la funzione della fondazione è quella di tutti noi: individuare il bisogno, trovare idee, trasformarle in progetti e infine realizzare questi progetti.

I beneficiari saranno i ragazzi e di conseguenza tutta la cittadina di Legnano.

“È un progetto da porre come esempio per altre realtà”, conclude Cattaneo.

Il fine del progetto è dunque di ampliare gli spazi adibiti al doposcuola per combattere la dispersione, intesa come disaffezione al percorso scolastico che, a lungo andare, porta i giovani ad abbandonare gli studi.

Elisa Gallo Stampino

 

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 04 Giugno 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore