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Polis studia le elezioni di giugno per prepararsi al 2017

Nell'ultimo numero della rivista, anche le “ricchezze” dei legnanesi, con alcuni dati interessanti...

Le elezioni amministrative di giugno hanno mostrato il “terremoto” di Roma e di Torino, con la vittoria delle candidate del Movimento Cinque Stelle. Una valutazione più ampia e approfondita del voto in tutti i Comuni che hanno rinnovato sindaco e consiglio mostrano esiti più frammentati e tutt’altro che omogenei. Ma cosa è accaduto attorno a Legnano? Se ne possono trarre indicazioni di tendenza e suggerimenti per le forze politiche che nel 2017 si contenderanno Palazzo Malinverni?

Per saperne di più la rivista Polis Legnano propone una lettura dei risultati di Milano, Rho, Varese e Gallarate, con convergenze fra partiti e liste civiche, scelta di candidati sindaco, programmi, stili della comunicazione elettorale, presenza o meno dei giovani…

Il giornale si apre però con un focus sulla città a partire da alcuni dati che misurano la “ricchezza” dei legnanesi: redditi, proprietà, depositi bancari. Si tratta di uno spunto inteso a offrire un metodo e qualche elemento di analisi e di confronto.

Ancora alla città sono dedicati articoli inerenti le “semiperiferie”, i “lavori in corso” (Cadorna, Amga, Bilancio partecipativo…), la presenza di immigrati e la loro accoglienza.

In vista del referendum d’autunno sulla riforma costituzionale la rivista presenta un ampio documento dell’associazione “Città dell’uomo”, per fornire chiavi di lettura di una riforma complessa, da molti ritenuta necessaria e improrogabile, che sarà sottoposta al giudizio popolare.

Qui sotto l’introduzione al dossier sulle elezioni amministrative.


Elezioni di giugno: Riflettori su quattro esperienze, Milano, Rho, Varese e Gallarate

Le analisi delle Amministrative dello scorso giugno, con numerosi Comuni al voto, di grandi, medie e piccole dimensioni, si sono già moltiplicate. Spesso i commenti si sono concentrati sulla vittoria delle candidate Cinque Stelle a Roma e Torino: due indubbi successi del movimento fondato da Grillo e Casaleggio. Su scala nazionale, però, lo stesso movimento, vincitore in 19 ballottaggi su 20 grazie al sostegno del centrodestra, non ha registrato un particolare exploit, mostrando spesso un dato elettorale attorno al 10-12%. Anche la Lega di Salvini, data in ascesa, ha ottenuto modesti risultati, quanto meno inferiori alle attese espresse dal partito fondato da Umberto Bossi, che in questi anni ha cambiato pelle, perdendo per strada le motivazioni originarie (Nord “libero”, secessione, “le tasse restano a casa nostra”…), per inseguire altre chimere e alleandosi con chiunque potesse dare visibilità a un partito piuttosto sbiadito.

Sempre dal punto di vista elettorale il centrodestra, orfano di leader e programmi convincenti, non ha, complessivamente, brillato. Così come il centrosinistra: a parte la vittoria a Milano di Sala e in diverse altre città di media e grande dimensione, il calo di consenso della coalizione, e in particolare del Pd, è stato evidente. Renzi, si è detto, ha “finito la luna di miele” con gli italiani.

In realtà queste sono solo alcune, sparse, impressioni. Il voto era infatti troppo frammentato, segnato per lo più da dinamiche locali, assai differenti da ogni paese o città all’altra.

Anche il successo della grillina Raggi a Roma, e ancor più della Appendino a Torino, si possono leggere più che altro come l’esito di un “no” a Renzi e al suo governo, piuttosto che un risultato locale. Benché nel caso di Roma ci fosse anche un “no” – più che comprensibile – degli elettori a centrodestra e centrosinistra che negli ultimi anni hanno veramente bistrattato la capitale.

E nelle terre più vicine a Legnano cosa è accaduto? Anche in questo caso l’esito delle votazioni comunali fa intravvedere come non ci sia stato un dato assolutamente prevalente: ovvero non vince più e per forza, come una volta, la coalizione destra-Lega; al contempo il centrosinistra a trazione Pd si impone solo in alcuni casi, mentre nel periodo 2011-2012, in piena crisi della destra berlusconiana, aveva registrato successi un po’ ovunque (tranne che nella roccaforte moderata di Busto Arsizio, che rimane tale).

Per interpretare meglio ciò che è accaduto a giugno, e magari trarre spunti di riflessione per la politica locale e per le elezioni comunali previste in città nel 2017, Polis Legnano ha quindi chiesto ad alcuni amici dell’associazione di descrivere, seppur brevemente, quanto evidenziatosi nella loro città: Rho, Milano, Varese e Gallarate.

La redazione di Polis

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Pubblicato il 27 Luglio 2016
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