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Tosi: tre offerte “ridicole”, si spera in un rilancio

Sindacati preoccupati dopo l'incontro al Ministero - Tutte e tre le aziende potrebbero lasciare Legnano dopo due anni - A fine febbraio l'asta al rialzo per stabilire l'acquirente...

(g.somazzi) – Solo a fine febbraio il nome dell'azienda che procederà all'acquisto del ramo d'azienda della Franco Tosi. E questo in estrema sintesi l'esito dell'incontro svoltosi al Ministero dello Sviluppo economico a Roma. Qui il commissario straordinario Andrea Lolli ha illustrato lo stato di fatto della procedura negoziale in atto. Al tavolo, oltre le parti sindacali, anche il sindaco di Legnano, Alberto Centinaio.

Da indiscrezioni è emerso che la ditta bresciana Presezzi ha proposto 3milioni e 660mila euro per l'acquisto e 1milione di investimenti con la promessa di occupare 170 lavoratori più 40 in seguito. L'indiana Patel metterebbe sul tavolo 3milioni e 100mila euro più 480mila euro di investimento e occupazione per 140 dipendenti più 40 in futuro. La spezzina Termomeccanica, invece, scanadalizzando tutti gli addetti ai lavori, vorrebbe acquistare la Tosi con 1 euro l'anno mettendo in campo 2milioni di investimento, offrendo 170 posti subito e più 40 in seguito.

Sembra poi che tutte e tre le aziende intendano garantire solo 2 anni di affittanza sui 6 richiesti, assicurandosi la possibilità di lasciare i muri della Franco Tosi. A tal proposito Presezzi avrebbe espresso l'intenzione di pagare 300mila euro per i 4 anni rimanenti, mentre Patel 480mila suddivisi in 4 anni e la spezzina Termomenccanica a seconda di come vanno le cose si riserverebbe la possibilità di acquistare 20mila metri di struttura senza pagare alcuna penale. Si tratta di tre offerte definite da Edoardo Barra, esponente sindacale della Fim-CISL Milano Metropoli Legnano Magenta, «davvero basse, sia in termini occupazionali che di investimenti».

I giochi entreranno nel vivo nei prossimi giorni: mercoledì 28 gennaio partirà una fase di rilancio d'asta per l'acquisto della Tosi e, dopo una ventina di giorni, quindi a fine febbraio, si saprà il nome dell'acquirente (durante quest'arco di tempo potranno essere accolte ulteriori offerte). Dopodichè, l'azienda aggiudicataria dovrà fare i conti con i sindacati: allora, si aprirà un tavolo delle trattative per far rispettare l'articolo 47 del codice civile e quindi tutelare i lavoratori. A tal proposito Barra ha aggiunto: «Ci auguriamo  che in questi giorni le offerte vadano al rialzo, soprattutto per quanto riguarda l'impiego di tutti i 370 lavoratori. Sarà interesse della Fim intervenire per migliorare l'offerta in fase di stesura del piano industriale e occupazionale».

Incisivo, Ermanno Cova, segretario della FIM CISL Lombardia. Dopo l'incontro al Ministero ha commentato: «Per ora non c'è nessun assegnatario e si presuppone che verso la fine di febbraio si avrà il nome dell'azienda che ha vinto il rilancio d'asta. Ritengo comunque che i numeri delle tre offerte siano davvero insufficenti. Confidiamo quindi in un sostanziale rialzo».

Mirco Rota segretario generale Fiom-Cgil Lombardia ha voluto commentare l'intervento del sindaco Centinaio che avrebbe fatto durante l'incontro: «Domani mattina, venerdì 23, ci saranno le assemblee dei lavoratori della Franco Tosi di Legnano. Non si era mai visto in Italia un sindaco venire al Ministero e affermare che la più importante fabbrica del suo territorio può essere chiusa e trasferita a 30/40 chilometri da Legnano. Ma ora è' tutto chiaro, almeno per chi le cose le vuole vedere. Dare la Franco Tosi a chi tra due anni la chiuderà e lascerà libera l'area per qualche affare immobiliare».

Preoccupato anche il sindaco Alberto Centinaio. Constatato che gli sforzi messi in atto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Commissario straordinario non stanno dando ancora i risultati attesi, torna a chiedere al governo quali siano le politiche governative in merito al piano energetico nazionale e dichiara che il Comune, una volta ottenuto lo sblocco dallo Stato dei soldi fermi da anni in Banca d’Italia dal Patto di Stabilità, potrebbe studiare possibilità e modalità per investire parte del proprio avanzo, che ammonta a circa 30 milioni di euro, su un convincente e lungimirante piano di rilancio della Franco Tosi Meccanica Spa. (Per il comunicato integrale del sindaco Centinaio, cliccare qui).

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Gennaio 2015
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