Quantcast

Federmeccanica: Uniti per il suo rilancio e per uscire dalla crisi

Andrea Massari, presidente del Gruppo Metalmeccanico di Confindustria Alto Milanese, ha tracciato un quadro del settore - I tre fattori per il rilancio...

(m.t.) – «Se crolla la metalmeccanica rischiamo davvero il default». A parlare è Andrea Massari, presidente del Gruppo Metalmeccanico di Confindustria Alto Milanese (nella foto insieme al direttore di Confindustria, Legnano, Andrea Pontani)intervenuto questa mattina (27 novembre) nella sede legnanese di Confindustria per tracciare un quadro del settore. Un comparto trainante per l'intera economia italiana che continua a evidenziare risultati economici negativi con pesanti ripercussioni anche sul territorio. 

Nei 20 comuni dell'Alto Milanese sono infatti 200 le aziende seguite da Federmeccanica. Queste hanno 6.500 addetti e un fatturato di 1miliardo e 500milioni, di cui il 48 % all'estero. Numeri importanti che non vanno sottovalutati: «Si parla sempre di Moda e di Design – ha sottolineato Massari – ma il metalmeccanico rappresenta il 50 % della nostra economia»

«Per superare la crisi – ha spiegato il presidente-  è quindi fondamentale potenziare l'export, vero volano per il settore, ma anche aumentare la domanda interna, attualmente a terra». 

Preoccupanti i dati forniti e contenuti nell'indagine congiunturale di Federmeccanica: nei tre mesi luglio – settembre la produzione è calata di un ulteriore 1,5% dopo il calo del 2% registrato nel trimestre precedente, mentre se si confronta con il 2008, la capacità produttiva è stata ridotta di oltre 1/4. Un dato peggiore della media europea che nell'ultimo anno ha registrato una crescita dell'1,2%. Unico dato positivo è il +0,8% delle esportazioni in particolare verso Cina e Usa. Calate invece le esportazioni verso la Russia.

Anche l'occupazione è scesa dell'1,1.% e le ore di cassa integrazione sono pari a 327 milioni. La fase recessiva proseguirà fino al 2014. A pesare è soprattutto la stagnazione della domanda per beni di consumo e l'ulteriore calo per beni d'investimento mentre le vendite sui mercati esteri hanno subito un rallentamento. 

"Ma le prospettive per il rilancio esistono – ha confermato Massari – e il nostro impegno dovrà indirizzarsi su tre fattori. La domanda interna che va risollevata con maggiori investimenti pubblici e privati. Un mercato del lavoro che stimoli la partecipazione e la produttività. Una nuova rivoluzione industriale, che il nostro presidente Fabio Storchi ama definire Industry 4.0, per trasformare i nostri mercati, le nostre produzioni e le nostre aziende".

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 27 Novembre 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore