Grande folla ieri, giovedì 29, ad Arese per la visita del Cardinale Angelo Scola. Il prelato ha visitato la cittadina in occasione del 60esimo anniversario di presenza dei Salesiani di Don Bosco e della loro attività al Centro Salesiano "San Domenico Savio". Scola ha celebrato la Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale di Maria Aiuto dei Cristiani e poi si è recato in corteo al Centro Salesiano dove ha inaugurato il nuovo teatro restaurato. Il taglio del nastro è stato eseguito dal Prelato con le forbici utilizzate dal Beato Paolo VI (Giovanni Battista Montini) che da Arcivescovo di Milano ha inaugurato il Centro.

Nella Omelia il Cardinale ha evidenziato l'importanza del «metodo educativo di Don Bosco» e soprattutto ha lodato la formazione professionale. «Sono particolarmente contento del suo lavoro – ha spiegato Scola -. Sappiamo che la tragedia della scuola italiana è di avere ignorato questa forma di educazione. Siamo un Paese di dottori, spesso inefficaci. La vostra scuola rappresenta, invece, una speranza e una strada per la rinascita delle scuole professionali in Italia e sono sicuro che tutti i ragazzi qui apprezzano questo avviamento al lavoro che potrà forse sconfiggere la tragedia della disoccupazione che attanaglia tutta l'Europa».

Al termine della celebrazione il Cardinale ha fatto avvicinare all'altare una donna non vedente che lo chiamava da metà chiesa, la donna ha recitato una preghiera dedicata all'Arcivescovo e dopo averle dato la benedizione l'ha salutata con un affettuoso abbraccio.

Il Centro Salesiano ospita 740 ragazzi che frequentano oggi la formazione professionale e altre Comunità-alloggio accreditate dove vivono 28 giovani seguiti da educatori, cui va aggiunto un servizio educativo diurno e la scuola media. 

Daniel Dibisceglie