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Life in Italy is OK: proiezione del documentario di Emergency

Il 4 dicembre in Villa Burba incontro pubblico sul Codice STP e proiezione del documentario di Emergency...

Giovedì 4 dicembre alle 21 alla sala convegni in Villa Burba, corso Europa 291, si terrà l’incontro pubblico Life in Italy is OK, promosso da Emergency – Programma Italia – sul Codice STP, Straniero Temporaneamente Presente in Italia, cioè sulla possibilità dello straniero con permesso di soggiorno di iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale e ad accedere alle cure mediche. Oltre a questo tema durante la serata sarà proiettato il documentario Life in Italy is OK, che illustra attraverso la voce dei protagonisti l’attività dei medici di Emergency a favore di migranti, stranieri e nuovi poveri in Italia.

L’evento, oltre al patrocinio del Comune di Rho, ha avuto il patrocinio dei Comuni di Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Settimo Milanese, Vanzago ed è aperto ai cittadini e agli Amministratori, che ogni giorno si confrontano con i temi della povertà e dell’emarginazione.

Emergency è un’associazione umanitaria italiana fondata da Gino Strada nel 1994, nata per fornire assistenza medica alle vittime civili di guerre e povertà. L’accesso e le cure fornite negli ospedali, che Emergency costruisce, sono totalmente gratuiti. Emergency è oggi presente in 6 Paesi (Afghanistan, Iraq, Sierra Leone, Sudan, Repubblica Centrafricana e Italia) con 46 strutture: 4 centri chirurgici, 30 centri sanitari, 5 centri pediatrici, un centro di maternità, il Centro Salam di cardiochirurgia, un centro di riabilitazione e produzione protesi in Iraq, 2 poliambulatori e 2 ambulatori mobili (Polibus) in Italia.

I pazienti dei Poliambulatori di Marghera, di Palermo e degli ambulatori mobili sono i protagonisti del filmato Life in Italy is OK che Emergency ha realizzato per raccontare il Programma Italia. Storie come quella di Gloria, una paziente nigeriana del Poliambulatorio di Palermo, e di Michele, disoccupato veneto, che si è rivolto al Poliambulatorio di Marghera, sono al centro del documentario che racconta la vita e le difficoltà quotidiane di persone legate da un destino comune: la ricerca di condizioni di vita migliori. Disoccupati, precari, migranti e non: perché ci si può sentire stranieri anche se nati in Italia.

Il Programma Italia di Emergency è nato per garantire il diritto alla cura a tutti anche nel nostro Paese: nonostante si tratti di un diritto riconosciuto dalla Costituzione, poveri, migranti e stranieri spesso non hanno accesso alle cure a causa delle difficoltà linguistiche, della scarsa conoscenza dei propri diritti, dell'incapacità di orientarsi all'interno di un sistema sanitario complesso.

Per i cittadini extracomunitari non in regola (norme relative all’ingresso e al soggiorno) o con insufficienti risorse economiche il nostro ordinamento prevede prestazioni ambulatoriali urgenti o essenziali.

Agli stranieri non in regola, ai quali viene garantita assistenza, è rilasciato un tesserino recante un codice regionale a sigla STP – Straniero Temporaneamente Presente.

La ricetta rossa (ricettario unico regionale) potrà essere redatta solo per utenti STP in possesso di Tessera Sanitaria Provvisoria.

A questo riguardo le Regioni individuano le modalità più opportune per garantire le cure essenziali e continuative previste.

L’assessore ai Servizi socio-sanitari ed assistenziali, Luigi Negrini, dichiara: “Spesso succede che migranti, stranieri, italiani in difficoltà non abbiano accesso alle cure di cui hanno bisogno e a cui hanno diritto, perché non conoscono i propri diritti, hanno difficoltà linguistiche o non riescono a comprendere certe complessità del sistema sanitario italiano. Il documentario Life in Italy is OK, non solo dimostra l’attività del Progetto Italia di Emergency, ma apre gli occhi su quanto si potrebbe fare a favore di persone che si trovano in casi di estrema povertà e bisogno. Con questa iniziativa vogliamo sensibilizzare i cittadini e gli amministratori su un problema reale, che purtroppo è in costante aumento e che non riguarda solo i cittadini stranieri, ma anche italiani che si trovano in situazione di estrema povertà che impedisce l’accesso a prestazioni mediche ambulatoriali come le visite oculistiche e le cure odontoiatriche.”

 

 

Redazione
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Pubblicato il 26 Novembre 2014
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