Chiede la riscossione di una caparra di 300 euro per una stanza "fantasma", ma viene scoperta da una dipendente delle Poste che manda in fumo il suo piano. Il tentativo della truffatrice seriale è stato così bloccato all'ufficio centrale di Legnano.

Il finto contratto di locazione era relativo a una stanza in zona Loreto, a Milano. La dipendente legnanese, mentre stava per pagare il vaglia, si è accorta che le generalità del beneficiario corrispondevano a quelle indicate in una circolare emessa dalla Polizia postale. Sull'avviso infatti, era segnalata una persona nata nel 1965, residente a Vigevano, che aveva perpetrato circa un centinaio di truffe in tutta italia.

L'impiegata ha subito bloccato la transazione e, con la scusa di recuperare il contante, ha allertato il direttore dell'ufficio. La furfante, insospettita, è scappata, ma dopo circa 30 minuti ha chiamato le Poste di Legnano e, scusandosi, ha affermato di essere andata via per raggiungere il figlio ricoverato in Ospedale. Quando gli impiegati hanno invitato la donna a recarsi di persona negli uffici, quest'ultima ha chiesto l'annullamento dell'operazione.

Il direttore delle Poste con la collaborazione della Polizia di Stato legnanese è riuscito a mettersi in contatto con la vittima di tutta la storia, colei cioè che era caduta nel tranello della truffa. Incredula, si è recata nella Stazione carabinieri di Cavenago in Brianza per presentare denuncia. Così il bonifico è stato bloccato e il denaro restituito alla vittima. L'impiegata delle Poste verrà premiata per il suo acume e senso civico.