«Tic-tac, per la Tosi non c'è più tempo». Se entro l'autunno non arriverà l'appoggio della Regione Lombardia e del Ministero Economico, Presezzi trasferirà la fabbrica a Burago.

Tra sei mesi scadrà l'affitto e l'ipotesi di assistere al trasloco della storica ditta di turbine non è così remota. Infatti, come ha precisato Barbara di Febo, moglie di Alberto Presezzi, nei giorni scorsi, «se non arriverà un supporto istituzionale, ci troveremo costretti a lasciare Legnano».

Una decisione forzata secondo l'imprenditrice a capo della Tosi, che spiega così: «Tutti danno per scontato che siamo pronti ad acquistare l'area a qualsiasi prezzo. Non è così. Sarebbe una follia: una società deve tutelare i suoi affari».

Per i Presezzi risulterebbe più conveniente accettare la proposta del Comune di Burago Bolgora, «disposto ad assegnarci un terreno edificabile dove potremo costruire un capannone idoneo per accogliere la Tosi. A Legnano, invece, dovremo fare ulteriori investimenti e senza un supporto è difficile. Ci spiace. Ma è necessaria la volontà di tutti e in questo momento noi siamo soli».

Con un certo rammarico la nuova proprietà della Tosi non intende continuare ad investire a vuoto per migliorare la struttura. Per gli industriali brianzoli è arrivata l'ora di dare strumenti idonei per far decollare la Tosi creando nuovi posti: «In questi anni i legnanesi hanno lavorato in condizioni terribili: al freddo e con macchine obsolete – spiega l'imprenditrice -. Ricordiamo che la nuova Franco Tosi è l'unica azienda che produce turbine Italiane al 100%, compriamo tutto nella penisola e in particolar modo sul territorio. Quindi, se ci trasferiremo molte ditte del Legnanese perderanno lavoro. La Regione è stata la prima ad ammettere che questa fabbrica va aiutata: ora però, ci vogliono i fatti».