Riceviamo e pubblichiamo la lettera della consigliera comunale (ex Pd) Tiziana Colombo con la quale invita le donne del PD e della commissione Pari Opportunità a manifestare il loro pensiero in merito alla mancata rappresentanza femminile in giunta, annche dopo il rimpasto di metà mandato.

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“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire“, come nel caso della recente nomina in Giunta da parte del Sindaco. Mai  fu così calzante questa massima in relazione alla necessità della rappresentanza femminile nella composizione degli organi di governo – stabilita dalla legge 215 del 2012 e dalla Legge del Rio (n. 56 del 2014) che si spinge oltre, fissando precise percentuali – più volte ribadita da una serie di sentenze del Tar .  

La legge Delrio stabilisce che “Nelle giunte e nei Comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura inferiore al 40%“. Ebbene nel nostro comune è evidente la continua violazione di tale principio. Mi chiedo allora, arrivati a questo punto, che valore ha una legge in Italia se poi, in molti casi, rimane lettera morta?

È doveroso rammentare  che la mancata rappresentatività si è concretizzata nella privazione di contributi indispensabili. Il principio della democrazia paritaria rappresenta una conquista storica frutto di una grande battaglia sociale, civile e culturale per la quale le donne continuano ancora oggi a lottare senza sosta, con tenacia. Alla luce di queste oggettive valutazioni non più tardi di qualche mese fa il PD legnanese votava all’unanimità una mozione di indirizzo che impegnava il Sindaco ad un riequilibrio in giunta della parità di genere. Alla luce dei fatti mi piacerebbe conoscere il pensiero delle donne del PD, della commissione Pari Opportunità e della lista Rilegnano, forza di maggioranza alla quale riconosco onestà intellettuale.

Per ora mi fermo qui confidando in una soluzione politica della questione.

Consigliere Comunale Tiziana Colombo