Da destra, Centinaio, Pigni, Quaglia e Sabbioni

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La cittá metropolitana continua a destare dubbi tra le amministrazioni comunali.

È questo il quadro che risulta dall'annuale assemblea dell'associazione Polis, tenutasi in Tecnocity, i cui relatori: Stefano Quaglia, consigliere comunale di Legnano con delega alla città metropolitana, Paolo Sabbioni, docente di Diritto dell'economia all'Università Cattolica del Sacro Cuore e Alberto Centinaio, sindaco di Legnano sono stati presentati da Paolo Pigni, presidente dell'associazione Polis.

Pigni ha introdotto il tema sottolineando quanto la città metropolitana ricopra un ruolo fondamentale per il superamento della frammentazione del territorio. Un processo che é stato sempre promosso da Polis.

Quaglia ha illustrato in modo chiaro e sintetico la struttura del quadro normativo, secondo cui le province saranno sostituite dalle città metropolitane, che erediteranno le funzioni delle province e a cui se ne aggiungeranno altre, avranno, inoltre, potestà legislativa. Entro il 9 settembre del 2013 i sindaci dei 188 comuni dovranno aver scritto lo statuto  metropolitano, altrimenti il sindaco della città di Milano diventerá automaticamente sindaco della città metropolitana. Quest'ultima avrà un sindaco e 10 consiglieri, mentre sarà assente una giunta comunale. Non ci saranno quindi indennitá o gettoni di presenza per i consiglieri. La modalità di elezione del sindaco della città metropolitana risulta intricata e richiede tempi non certo brevi. Difficile accordarsi entro la data stabilita.

"Vuole forse essere solo un'estensione dell'egemonia del comune di Milano?" Si chiede Quaglia.

Sabbioni ha fatto un confronto con il contesto europeo, in cui gli esempi di aree metropolitane non mancano, Barcellona e Londra in cima con 36 e 33 comuni associati. Certo, i numeri sono ben diversi da quelli stimati per l'area metropolitana dell'Alto Milanese che conterebbe, accorpando la provincia di Monza-Brianza un totale di quasi 190 comuni. Considerata l'ampiezza dell'area che la città metropolitana si troverebbe a gestire, secondo Sabbiani, sarebbe più consono dare a quest'ultima funzioni di programmazione generale, di cui, poi, le realtà territoriali dovrebbero assicurare il funzionamento.

Centinaio ha formulato alcune premesse prima di passare all'intervento vero e proprio.

In primo luogo ha sottolineato l'emozione di trovarsi nella sede di via XX Settembre, poichè Polis ha rappresentato la sua "palestra per la politica". Si tratta, inoltre, dell'edificio in cui all'interno del CdA di un'impresa discuteva con il Dott. Ceccarelli del ruolo che un'impresa ricopre in un territorio. È il luogo in cui sindaco e giunta hanno festeggiato la loro elezione.

Ultima premessa il percorso iniziato insieme al comune di Busto Arsizio ai tempi incompreso. Proprio su questo punto ha voluto focalizzare l'attenzione il sindaco "Due città come Legnano e Busto Arsizio – ha commentato Centinaio – hanno il compito di riunire un territorio per troppo tempo diviso e frammentato. L'impegno preso insieme a Farioli non è facile, specialmente grazie a chi alimenta facili allarmismi, ma io voglio portare questa scommessa fino in fondo per dare alla città metropolitana uno scopo ben preciso".

Il sindaco ha accennato l'idea di valutare anche la disponibilità di Gallarate a unirsi, secondo il concetto di una Milano policentrica, che non implichi l'esistenza di periferie, valutando l'opzione di creare dei comprensori per dare omogeneitá al territorio.

La speranza del sindaco è che con la collaborazione efficace delle giunte dell'Alto Milanese, indipendentemente dal colore politico, il nostro e gli altri sindaci possano chiedere elezioni democratiche per il sindaco della città metropolitana, invitando Milano a trasformarsi in realtá comunali distinte affinché l'elezione risulti possibile dalla futura normativa.

"Stiamo lavorando perchè un sogno diventi realtà – conclude Centinaio – con l'aiuto di tutti, nell'interesse del nostro territorio e dei nostri cittadini".

Nadia Conte