Il direttivo dell'associazione Il Barbero, con alcuni amici e sostenitori

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Rottura totale. Al di là, infatti, del contenuto dei comunicati stampa diffusi in questi giorni, tra Collegio dei capitani e delle contrade e l'associazione Il Barbero è sceso il buio più profondo. Altro che negare il "muro contro muro", qui siamo arrivati alla più completa dissintonia.

La conseguenza più immediata della tensione creatasi coincide con l'annullamento delle previste corse a pelo di marzo e aprile, quella più preoccupante lo scivolamento del mondo del Palio verso tempi che credevamo ormai superati.

Tra tanti dubbi, due certezze. La prima: dopo la recente scelta compiuta dal Comune, sta mancando una personalità carismatica in grado di dare un indirizzo giusto a tutte le componenti del mondo paliesco. La seconda coincide con l'impossibilità del Barbero di gestire in maniera autonoma la pista. Dipendere da terzi può ovviamente creare problemi. Ed è quanto accaduto questa volta.

In giornata, le telefonate in redazione si sono succedute una dietro l'altra. Comune denominatore, il timore di un vero e proprio duro confronto, con tutte le conseguenze del caso. Trovare uomini e modi per rimediare non sarà facile.

Il problema risale alla decisione del Barbero di anticipare la data delle corse di aprile. Indisponibile la pista domenica 21 aprile, il Barbero ha anticipato il GP del Collegio a domenica 7 aprile. In questa procedura, secondo il Collegio stesso, sarebbe venuta meno una corretta comunicazione. Da qui i primi confronti fino ad una riunione tenutasi lunedì sera, in cui i responsabili del Barbero avrebbero avuto conferma delle scarse motivazioni del Collegio nell'aderire a queste corse. Eppure, il giorno dopo, un comunicato del Collegio manifestava parere favorevole alla riunione, nonostante alcune considerazioni non proprio positive, anzi.

Oggi, la decisione del Barbero: non si corre più. Nemmeno a marzo!

marco tajé 

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Di seguito, il comunicato del Collegio e sotto quello del Barbero

Il collegio dei Capitani e delle Contrade, a seguito dell’incontro con l’Associazione Il Barbero tenutasi il 25 Febbraio 2013 presso il Cenobio del Collegio dei Capitani, preso atto delle motivazioni addotte dall’associazione organizzatrice sui motivi che hanno portato al cambio di data della riunione di aprile, chiarito che vi è stata una errata modalità di comunicazione da parte della stessa associazione, sentito il parere dei Capitani ed in accordo con le Contrade, conferma il proprio sostegno e la propria partecipazione al Gran Premio Collegio dei Capitani e delle Contrade che si disputerà il giorno 7 Aprile 2013 presso il Centro Ippico Etrea. Tale decisione, sebbene la data proposta dal punto di vista puramente tecnico (stato di preparazione dei cavalli, distanza elevata dalla data del palio) non sia particolarmente indicativa, è stata presa per il rispetto e la considerazione verso il Palio e verso tutti coloro che vi partecipano, superando le logiche del “muro contro muro” che mai ci sono appartenute, dimostrando la volontà di voler perseguire ad ogni costo l’obbiettivo comune di crescita del nostro Palio.

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In riferimento alla pregiata vostra ricevuta in data 27 febbraio 2013, seguendo il vostro consiglio, “…sebbene la data proposta dal punto di vista tecnico (stato di preparazione dei cavalli, distanza elevata dalla data del Palio) non sia particolarmente indicativa…”, nel condividere l’obiettivo comune di crescita del nostro Palio, di tutelare sempre e comunque l’atleta cavallo, riteniamo opportuno non effettuare delle corse che i Capitani, ad ampissima maggioranza, ritengono non idonee a preparare i cavalli per il Palio di Legnano.

Riteniamo opportuno dare evidenza del fatto che, stante la lungaggine delle risposte, ad oggi riteniamo impossibile poter organizzare anche le corse di marzo, abbiamo troppo poco tempo per poter dare il giusto ritorno agli sponsor e garantire a pubblico e partecipanti l’abituale livello di eccellenza.

E con immenso rammarico ed amarezza che ci accingiamo a concludere queste poche righe che mai avremmo voluto scrivere, soprattutto per rispetto a tutti i contradaioli, lasciamo volentieri a voi il compito di spiegargli quanto accaduto.