Siamo nella domenica prima di luglio: la festa della Madonna della Luce, anzi il Ventennale di questa ricorrenza qui nella nostra Comunità. E’ bella, anzi luminosa Maria riflesso della Luce stessa che è Cristo, luce del mondo, faro che illumina il cammino dei credenti verso la salvezza.

Amare Maria significa permettere a Gesù di essere luce interiore, guida e maestro di vita. Maria è discepola perché per prima lascia che lo Spirito Santo illumini la sua scelta di essere madre di Dio accogliendone il Figlio per offrirlo all’umanità bisognosa della redenzione. E qui si innesta questa festa che ci vede così vicini alla devozione iniziata a Palermiti centro della provincia di Catanzaro qui diventato molto noto al punto che don Mario Caccia iniziatore e animatore di questa festa ne ha ricevuto la cittadinanza onoraria e rappresenta là in ogni estate la nostra Comunità. Segno di una fraternità prima tipicamente spirituale.

Condividiamo con i nostri fratelli calabresi questa devozione nello stesso abbraccio d’amore per Maria il cui enorme mantello azzurro avvolge la statua della Madonna della Luce per ricoprici e proteggerci contro ogni male.

Sono giorni dove deve essere la preghiera la nota dominante della festa il cui centro è costituito dalla celebrazione della S:Messa di ringraziamento alle ore 17.00 di domenica cui seguirà la Processione solenne, addirittura con la presenza del Cardinal Francesco Coccopalmerio e con Mons Antonio (da poco nominato) di Palermiti per suggellare questo patto di devozione e di affetto per Maria che da vent’anni ci fa sentire familiari tra tutti noi e poi con la folla dei fedeli che confluiscono da molte parti qui alla nostra Parrocchia, segno di riconoscenza e momento di aggregazione annuale per dire GRAZIE a Maria ed innalzare il nostro gioioso EVVIVA MARIA SIGNORA DELLA LUCE e grazie al Comitato dei palermitesi per l’enorme e indefesso impegno in questi vent’anni, davvero Maria e Gesù gliene renda il tributo eterno.

don Paolo Gessaga, parroco Beato cardinal Ferrari