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“Non siamo robot”, il bar del Comune resta aperto

L'opposizione contraria alle macchinette per la pausa caffè - Ritirate le mozioni politiche, la trattativa continua tra le parti sociali...

(v.a.) – Il bar del Comune rimane aperto, almeno fino a quando non sarà presa una decisione tra le parti sociali. Dopo di che, con ogni probabilità, sarà indetta una regolare gara per affidare la gestione dello spazio all'interno di Palazzo Malinverni. 

Questa la decisione presa dal consiglio comunale che questa sera (4 febbraio) ha ritirato le due mozioni sul mantenimento del locale per le pause caffè dei dipendenti comunali, confidando, come suggerito da Marazzini (sinistra Legnanese), nel dialogo tra amministrazione e dipendenti.

Questi ultimi sono i firmatari di una petizione contro la decisione dell'amministrazione comunale di non rinnovare il contratto di locazione del locale all'interno del Municipio, sede anche del CRAL, per alcuni vista come il desiderio di eliminare un luogo di confronto e di discussione, per favorire l'espandersi di macchinette e distributori.

Ipotesi che le opposizioni non accettano: «Il bar è un luogo per parlare – il commento di Gianbattista Fratus (Lega Nord) – non siamo macchine. Ci volete come dei robot davanti a una macchinetta?». «Non castriamo queste piccole conquiste sociali, valorizziamo questi spazi», le parole di Luciano Guidi (Ncd).  

Pur non essendo contrari ai distributori automatici, il sindaco Alberto Centinaio e il suo vice, Pierantonio Luminari, non hanno posto veti sull'apertura del bar purchè si faccia una gara per la gestione futura «andando a eliminare le ambiguità gestionali», come ha detto poi il consigliere Lorenzo Radice. Attualmente è il Cral ad effettuare una sorta di sub appalto al gestore del bar: gli introiti sostengono le attività dell'associazione.

Luminari ha inoltre ribadito la volontà di sostenere e  garantire una sede più consona al Cral «che troveremo insieme». L'idea è anche di identificare uno spazio per consumare il pasto portato da casa. 

Rimandata anche la mozione su Accam: tra 10 giorni sarà convocata una commissione per poi tornare a parlare dell'inceneritore in consiglio prima dell'assemblea dei soci e alla luce delle ultime dichiarazioni del Comune di Busto che non sarebbe più intenzionato a dare l'area per la Fabbrica dei Materiali.

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Febbraio 2015
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