Ritorno in aula consiliare in forma soft, questa sera, per amministratori e congilieri comunali di Legnano.

Un serata utile a tutti per riprendere contatto con la vita politica cittadina e, soprattutto, per ufficializzare l'addio al segretario generale, dott.  Giuseppe Massimo Criserà. Infatti, è stata approvata la delibera che sancisce lo scioglimento della convenzione con il Comune di Rescaldina per il servizio di segreteria.

La decisione del sindaco Centinaio e della Giunta di scegliere i propri collaboratori, specie se di questo spessore amministrativo e tecnico, è stata definita da tutti come assolutamente legittima, ma soprattutto Vitali (PdL) e Fratus (Lega Nord) hanno manifestato il dispiacere per separarsi da un collaboratore così efficiente e preparato.

La delibera è passata con i 15 voti della maggioranza. Si sono astenuti PdL , Lega Nord e Unione Italiana. Hanno votato contro i due consiglieri del M5S: "Il segretario – ci ha dichiarato Berti – ha lavorato bene e merita la nostra stima. Non siamo d'accordo su questa specie di licenziamento deciso in maniera così unilaterale".

Il chiacchierio in aula suggeriva al cronista che i nuovi manager dell'Ente arriveranno a Palazzo Malinverni quasi tenendosi per mano…

L'assessore Cusumano, invece, è stato l'iniziale protagonista della seduta. Alcune sue affermazioni rilasciate proprio a Legnanonews sono state oggetto di una interpellanza da parte del consigliere Gangemi (PdL). Il riferimento specifico era quello di una partecipazione del nostro Comune ad alcuni bandi regionali ed europei poter accedere a finanziamenti a fondo perso. Il gruppo del PdL  chiedeva di dettagliare questi bandi con indicazione delle cifre richieste e di conoscere gli interventi che verranno effettuati.

"Io – ha affermato Cusumano, giustificando quelle dichiarazioni – volevo solo esprimere l'intenzione di partecipare a questi bandi. Comunque, nessun desiderio di alimentare aspettative esagerate".

Da Vitali un chiaro invito all'assessore: maggior cautela con certe affermazioni. 

A margine della seduta, da segnalare il minuto di silenzio chiesto dal sindaco Centinaio per omaggiare la memoria del cardinale Carlo Maria Martini. Non tutto il pubblico presente in aula ha partecipato alla manifestazione di cordoglio, restando seduto sulla propria poltrona. E anche qualche consigliere, ci è stato confidato dall'interessato, ha aderito solo per evitare incidenti… diplomatici.

Infine, prosegue lo "sciopero" del consigliere Quaglia (PD) sul suo blog. Anche oggi, quindi, niente cronaca in diretta della riunione. Al cronista che chiede: "perchè questo silenzio così prolungato?" , la risposta coincide con un altro quesito: "C'è un tempo per tacere e un tempo per parlare. Questo è ancora tempo per tacere, tutt'al più per rivolgere una domanda a tutte le persone che mi hanno dimostrato stima e che ringrazio: pensate che in politica esista la meritocrazia?".

Ultima nota: una seduta così breve, più o meno 40 minuti, non la si ricordava da tempo. 

marco tajé