Ha scelto di cominciare la sua campagna per l'elezione al Parlamento europeo da Legnano. Da come è stata accolta al PD di via Bramante, ieri sera, il tour elettorale dell'onorevole Alessia Mosca è partito in una serata molto partecipata.

«L'Europa – ha esordito –  è la mia seconda casa fin da quando ventunenne ho avuto l'opportunità di fare uno stage all'ufficio dell'allora europarlamentare monzese Maria Paola Colombo Svevo, una guida e una maestra per me. Non possiamo non essere lì in Europa perchè ormai il cuore delle decisioni è in quella sede, il 70% della legislazione che riguarda la nostra vita quotidiana nasce in quell'ambito. Perciò se vogliamo un'Europa diversa, dobbiamo impegnarci politicamente dove si decide il destino dell'Unione».

Ma è possibile come ha detto anche l'ex Premier Letta rinegoziare il patto con l'Europa, nonostante il nostro debito pubblico?

«Noi – la risposta della onorevole a un domanda arrivata dal pubblico – abbiamo l'intenzione di rispettare le regole di una finanza pubblica sana, altrimenti faremmo del male a noi stessi e soprattutto alle prossime generazioni. Ma il punto è che ci dobbiamo impegnare per una politica europea diversa più concentrata nel dare risposte alla cittadiinanza per un maggior benessere. Un primo punto da ripartire è quello che ci può consentire come usare meglio le risorse dell'Unione Europea. L'Italia usa solamente il 45% di quelle risorse e quei fondi intercettati nei bandi dai Comuni virtuosi come quello di Legnano potrebberò essere per tutto il territorio una boccata d'ossigeno.In proposito sono vicino ai lavoratori della Franco Tosi e mi auguro che la vicenda si possa risolvere nel migliore dei modi per l'occupazione».

E sulla definizione di "veline" attribuita da Grillo alle donne del PD capolista alle Europee, Alessia Mosca è stata sintetica e chiara: «Se il leader del Movimento 5 Stelle dice solo questo per criticare, vuol dire che non ha nessun altro argomento per l'Europa».

L.N.