Separati in casa. E' una situazione che capita in alcune famiglie ed è capitata anche in casa Lega Nord. Durante il consiglio comunale di ieri, venerdì 30, la voce che è stata particolarmente critica verso il sindaco Raffaele Cucchi non si è levata dai banchi dell'opposizione, ma da quelli della maggioranza. Il consigliere del Carroccio Luca Ferrario è arrivato a definire «immorale, seppur lecita» la scelta del primo cittadino di ampliare il suo staff (già composto da due persone) con un'altra figura professionale, incaricata di occuparsi del coordinamento degli assessorati e dell'avanzamento del programma.

«Viviamo in un periodo critico, noi rappresentanti politici veniamo quotidianamente fermati per strada da persone che hanno bisogno di un lavoro… Non si poteva avere più rispetto per questi nostri concittadini e piuttosto che assumere una figura in più, delegare gli stessi compiti agli assessori creando la delega all'attuazione del programma? – ha chiesto Ferrario –. Abbiamo 5 assessori, uno in meno della scorsa legislatura, e qualcuno così potrebbe dire che si risparmia, ma poi andiamo ad assumere un altra figura all'interno dello staff del sindaco, per un lavoro che potrebbe essere svolto dalla squadra di governo. Se ben analizziamo le deleghe, infatti, il sindaco ha riservato per sè quelle importanti (bilancio, sicurezza, fiscalità locale, società partecipate e S.U.A.P., ndr), mentre gli altri assessorati risultano un po' sgonfi. Era dunque necessario spendere queste ulteriori risorse? No, bastava organizzarsi meglio».

Un discorso che pareva stesse per sfociare in un secco "no" all'approvazione del Documento Unico di Programmazione, lo strumento che determina le linee guida dell'azione del Comune nel prossimo triennio, ma che invece si è fermato solo al livello di un avvertimento. «Voto a favore per senso di responsabilità: amo troppo la mia città – il commento di Ferrario -. Sindaco, lei va spedito come un treno, convinto di potere tutto e che i consiglieri comunali siano qui solamente per alzare la manina. Non è così. Lei deve ascoltare. La corda è molto tesa, spero che si allenti».

La corda tra Ferrario e Cucchi in realtà è tesa fin dal momento successivo alla vittoria dell'attuale primo cittadino. Ferrario è stato il candidato più votato tra le fila della Lega Nord e nonostante questo non è stato nominato nè assessore, nè presidente del consiglio comunale, scatenando scontento tra i suoi sostenitori (qui il nostro articolo).

Ma sul fronte Lega Nord Ferrario non è il solo a non essere entusiasta della scelta del sindaco. A rincarare la dose ci ha pensato il capogruppo del carroccio in consiglio comunale Paolo Rimoldi. «Questa figura – ha sottolineato il consigliere – sottrae risorse importanti al nostro ente e avrebbe caratteristiche che potrebbero essere ricercate tranquillamente tra i nostri assessori».

La spaccatura nel partito forte della maggioranza ha scatenato reazioni differenti tra i banchi di opposizione. Laura Schirru, consigliera PD, ha fatto un plauso all' «onestà intellettuale» di Rimoldi e Ferrario, «che hanno riconosciuto quello che noi abbiamo criticato già più volte». Durissimo invece l'attacco di Christian Vitali (M5S), che ha tuonato: «Questa è una pagliacciata. I cittadini meritano maggiore trasparenza».