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Parabiago dichiara guerra alla ludopatia

Nuovo regolamento per l'apertura di sale da gioco ed incontri informativi e preventivi - Un ragazzo su 4 a rischio ludopatia...

Durante l'ultimo consiglio comunale, il Comune di Parabiago ha approvato il nuovo regolamento per l'apertura ed il funzionamento di sale gioco. «L'ennesimo atto della battaglia alla ludopatia che il Comune sta portando avanti da tre anni in collaborazione con il SERT (Servizio Tossicodipenze di ASL Milano 1) e con l'associazione "Vinciamo il gioco"» ha commentato l'assessore alla solidarietà sociale Adriana Nebuloni.

Il regolamento, redatto dal vicesindaco Raffaele Cucchi, prevede forti limitazioni all'apertura di nuove sale gioco: non potranno più esserne aperte di nuove in un raggio di 500 m dai luoghi sensibili come scuole o chiese e saranno vietate le vetrine oscurate e le pubblicità luminose. Incentivi, inoltre, per chi toglierà le slot machine dal bar.

Stando ai dati del SERT, i soggetti in cura per  dipendenza dal gioco d'azzardo sarebbero 125, di cui 48 nel legnanese e 6 a Parabiago. L'età media di questi individui, invece, sarebbe di 56 anni. «A questi già allarmanti dati – ha aggiunto l'assessore – va sommato il numero di quanti per vergogna, timore o non consapevolezza della propria dipendenza non cercano aiuto nei centri specializzati».

Per far fronte all'emergenza della ludopatia  il Comune di Parabiago ha organizzato incontri informativi e di prevenzione con SERT e "Vinciamo il gioco".

L'ultima di queste iniziative si è tenuta negli istituiti superiori Maggiolini e Cavalleri. Agli alunni è stato somministrato un questionario con 46 domande circa il loro rapporto con il gioco d'azzardo. Dai risultati è emerso che 1 ragazzo su 3 gioca, ed 1 su 4 è a rischio ludopatia. I maschi giocano di più rispetto alle femmine (29% contro 10%) e differenti sono le tipologie. I ragazzi prediligono le scommesse sportive mentre le ragazze i gratta e vinci.

«Da questa indagine emerge un ulteriore dato sconvolgente» – ha affermato l'assessore Nebuloni – «I luoghi prediletti per il gioco, oltre ai bar, sono le sale scommesse, in cui ragazzi minorenni non potrebbero neanche entrare. Manca totalmente il controllo».

Consapevole che la battaglia da portare avanti sia ancora lunga, l'assessore Nebuloni si dice però soddisfatta dei primi risultati ottenuti. A distanza di un mese dalla serata di prevenzione con il dottor Gola, tre persone si sono rivolte e messe in cura al SERT di Parabiago.

Chiara Lazzati

Redazione
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Pubblicato il 17 Gennaio 2015
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