Con la sottoscrizione tra l’Amministrazione Comunale e il D.A.V.O. del progetto di cura e rigenerazione degli spazi aperti extraurbani di proprietà comunale, si è concluso un lungo ed importante percorso iniziato nel 2013.

L’Amministrazione Comunale di Parabiago ha ritenuto di procedere a metter ordine all’uso delle aree extraurbane di proprietà comunale ed ha dato corso alla redazione, da parte dell’ufficio Ecologia, di un specifico “Progetto di gestione degli spazi comunali”. Attraverso la redazione di questo specifico progetto l’Amministrazione si è posta l’obiettivo di individuare le modalità di manutenzione, gestione e coltivazione delle aree verdi di proprietà comunale extraurbane affinché si possa individuare un soggetto attuatore quale il Distretto Agricolo Valle Olona (DAVO) , accreditato da regione Lombardia ai sensi della delibera n. 10085 del 7 agosto 2010 quale cooperativa di imprenditori agricoli.

Il progetto, condiviso con le Associazione Sindacali maggiormente rappresentative delle aziende agricole del territorio, riguarda la cura e rigenerazione :
1) di circa 19,5 ha di terreni comunali in parte agricoli, in parte incolti e in parte mantenuti nell’ambito del vigente contratto del verde pubblico (circa 3,3 ha);
2) dell’ultimo tratto dell’antica roggia medioevale Riale di Parabiago ricadente nell’ambito agricolo condotto dagli associati del DAVO. Quest’ultimo verrebbe gestito dal DAVO come area di riproduzione degli anfibi, secondo le indicazioni emerse nel percorso di progettazione partecipata che l’Ecomuseo di Parabiago ha svolto recentemente con le scuole. 

“Con la sottoscrizione di questa convenzione – commenta il Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Agricole Raffaele Cucchi – si sancise un ennesimo importante atto a sostegno delle imprese agricole del nostro territorio che si concretizza attraverso la condivisione di un progetto con il Distretto Agricolo Valle Olona. Con questa convenzione è stato sperimenta un vero percorso di condivisione di modalità di interventi in ambito agricolo, che va oltre al mero sfruttamento del suolo dal punto di vista dell’agricoltura, volti al miglioramento ambientale secondo uno specifico progetto concertato con il D.A.V.O.  e gli attori locali attraverso un percorso di partecipazione che ha portato alla firma del Patto per il fiume Olona nel 2013”.

Si tratta pertanto di un progetto con una valenza:
– culturale per la sua modalità di formazione e realizzazione, basate sulla partecipazione e la sussidiarietà;
– ambientale perché con tale progetto il DAVO e gli agricoltori locali forniscono un servizio ambientale utile per tutti i cittadini, descritto nell’allegato tecnico alla convenzione.
– Economico perché: 
. la messa a sistema delle aree comunali e la gestione unitaria delle stesse risolve situazioni del passato che avrebbero potuto esporre l’Ente a cause comportanti anche la perdita del possesso delle aree e le relative spese legali;
. la messa a coltivazione di aree attualmente improduttive, ma onerose per l’Ente in quanto inserite nel contratto di manutenzione del verde pubblico, consente da un lato all’Ente di ottenere un risparmio economico e dall’altro al mondo agricolo di attivare filiere agroambientali sostenibili.

“Dal punto di vista ambientale e agricolo – evidenzia Cucchi – come questo progetto è parte integrante della programmazione del PLIS Parco Mulini (Patto fiume Olona, Compensazioni ambientali della piastra espositiva di EXPO 2015) e del progetto “Cibo, paesaggio e tradizione verso EXPO 2015” promosso da Distretto Urbano del Commercio di Parabiago (DUC) ed Ecomuseo di Parabiago che prevede l’attivazione di filiere agro-alimentari locali e sostenibili che potrebbero rientrare nel circuito commerciale del DUC e/o della ristorazione scolastica comunale. Inoltre esso garantisce all’Ente il pieno possesso delle aree e la scelta delle coltivazioni più appropriate secondo le specifiche tecniche allegate alla convenzione".