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Sempre detto che… L’amore è un progetto pericoloso

Per descrivere Don Tillman basterebbe una parola: genio...

L'amore è un progetto pericoloso

di Graeme Simsion

ed. Longanesi

€ 14,90


Per descrivere Don Tillman basterebbe una parola: genio. A cui bisogna però aggiungerne subito due: socialmente incompetente.
Perchè Don è più simile a una macchina che a un uomo: perfetto come professore di genetica, organizzato, meticoloso e maniacale, va letteralmente in crisi se deve affrontare una situazione sociale altrimenti banale come una conversazione con persone sconosciute.
Un po' Woody Allen, un po' Rain Man, Don deve navigare a vista quando si tratta di emozioni e sentimenti, che davvero non riesce a cogliere e interpretare: nel suo mondo di numeri, dati e perfetta ottimizzazione di tempi e risorse, un sorriso, un pianto o un sospiro sono incomprensibili nonchè logicamente superflui.
Tranne se si tratta di Rosie.
La dolce, appassionata, disorganizzata, sboccata e vegetariana Rosie, che ha saputo far breccia nel suo cuore, accogliere le sue stranezze ed ha accettato (incredibile!) di diventare sua moglie, dando fine al "Progetto Moglie" che lo aveva impegnato non poco.
Oggi i due vivono – non senza difficoltà – a New York, e il loro fragile equilibrio sta per essere messo in crisi. Perchè Rosie è incinta, e Don deve capire cosa significa entrare in modalità "Padre" per ottemperare al meglio a un "Progetto Figlio" per altro non pianificato.
Il tempo è poco (solo 38 settimane!) e Rosie non è di aiuto: vuole laurearsi, prendere un dottorato, continuare a lavorare, a bere alcolici e mangiare cibo che non rientra nello "Schema standardizzato di alimentazione – modalità gravidanza" di Don… il tutto senza organizzazione evidente. E poi lo vuole più vicino, anzi no…più lontano. Anzi…
E poi dall'Australia arriva Gene, che vivrà con loro visto che la moglie lo ha sbattuto fuori… e il padrone di casa George suona la batteria di notte… e anche gli amici Dave e Sonia aspettano un figlio e sono in crisi…
Troppi input. Troppe sollecitazioni emozionali. Il crollo totale del sistema è inevitabile.
E sarà un vero disastro.
Spassoso, romantico, avvincente questo romanzo. Ma soprattutto folle, perchè l'amore è folle, perchè nella vita (citando Don): "Avrai magari bisogno di meno follia, ma non zero follia. Hai bisogno di una quantità ottimale programmata di follia".
Lo ADORO.

Amanda Colombo

Redazione
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Pubblicato il 31 Gennaio 2015
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