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Omertà o discrezione evitare i nomi di episodi poco “nobili”?

28 Aprile 2016

Buongiorno Direttore, mi permetto di scriverle 4 righe in merito a quanto accaduto allo stadio durante la partita della Nostra Nazionale.
Apprendo dal Vostro articolo che durante il match qualcuno (l'omertà è d'obbligo pare in certi casi) abbia tenuto comportamenti non consoni al mondo del pallone.
Mi chiedo come mai per altri episodi e su altre testate giornalistiche fatti ben meno gravi e anche inesistenti siano stati stigmatizzati come comportamenti antisportivi al limite dell'indecenza e si sia immediatamente provveduto a utilizzare soldi pubblici per lo svolgimento di indagini perquisizioni e denunce mentre in questo caso si riduca il tutto a:
"Peccato che alcuni attuali ed ex dirigenti della società lilla non abbiano colto lo spirito della giornata e abbiano dato uno spettacolo poco nobile durante la partita".
Quello che intendo dire l'indignazione ora dov'è?
Le foto i nomi volti delle persone sbattuti sulle prime pagine dei giornali dove sono?
Che succede tutto ad un tratto abbiamo paura delle verità? 
o forse per i suoi colleghi giornalisti è facile sparare solo sulla tifoseria organizzata?

Grazie per l'attenzione.
 
Andrea Cortese


Parlare di omertà nei nostri confronti non ha senso. Io, piuttosto, parlerei di discrezione, comportamento che in redazione teniamo spesso in presenza di episodi poco "nobili", come quello oggetto della lettera, e soprattutto quando non abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con i diretti interessati. E' sufficiente rileggere qualsiasi notizia di cronaca apparsa sul nostro sito, per accertarsi di quanto affermo.

Per quanto concerne il comportamento di altre testate, non posso rispondere io per loro. Forse Andrea dovrebbe inviare il messaggio a chi egli ritiene colpevole di un certo tipo di pubblicazione "esagerata". Solo così potrà sperare in una risposta. 

"Sparare" poi sulla tifoseria organizzata del Legnano non è sport che appartiene a questo giornale. E credo che Andrea possa esserne testimone fedele. 

marco tajé

 

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