Bocciatura referendum legge Fornero, lo sfogo della Lega di Rho
21 Gennaio 2015
Riceviamo e pubblichiamo la riflessione del consigliere comunale di Rgo (lega Nord) Simone Giudici dopo la bocciatura da parte della corte costituzionale della possibilità di votare per abolire la legge Fornero
In merito alla bocciatura da parte della corte costituzionale della possibilità di votare per abolire la legge Fornero condivido in pieno le parole del nostro segretario Salvini … altro che inammissibilità del quesito referendario, un bel Vaffa…è più che appropriato…
Chiedo scusa ai 1.500 rhodensi che hanno fatto la coda ai gazebo della Lega Nord lo scorso anno per firmare la proposta referendaria di abolizione della Legge Fornero in materia pensionistica.
Chiedo scusa a coloro che non hanno firmato ma che si sarebbero recati sicuramente alle urne per esprimere la loro contrarietà ad una legge assurda partorita da un governo di tecnici non eletto dal popolo e non a contatto con la realtà, un governo che in pochi mesi ha creato molti danni per il nostro paese, tra cui la vergognosa figura degli “esodati” persone che sono precipitate in una situazione drammatica ritrovandosi disoccupati, senza la possibilità di ricevere l'assegno mensile guadagnato con anni di contributi versati regolarmente.
Chiedo inoltre scusa a tutti gli italiani, sono davvero schifato della decisione presa della corte costituzionale, perché (fatto gravissimo) non viene data la possibilità di esprimersi su un tema importante come quello delle pensioni, ignorando le migliaia di firme raccolte lo scorso anno, la volontà popolare e soprattutto il fatto che molte persone siano finite nel baratro.
Ritengo che la decisione presa sia tutta politica e vada contro il reale interesse dei cittadini e le parole dell’ex ministro Fornero “Ritengo questa decisione positiva per il Paese" sono davvero l’apoteosi di questa vicenda schifosa.
Sabato saremo in piazza dalle 10 alle 18 per informare i cittadini su questa triste vicenda e per analizzare le carenze e la mancanza di idee della giunta Romano targata PD.
Simone Giudici
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