Mercoledì 8 febbraio Città metropolitana di Milano e i PLIS del territorio si sono incontrati per valutare le scelte e le intenzioni dei parchi in merito all'accorpamento e alla semplificazione gestionale-amministrativa che la legge regionale 28/2016 prevede (qui il nostro servizio precedente). 

Gli 11 Parchi Locali di Interesse Sovracomunale presenti, sollecitati dal consigliere delegato alla Pianificazione, ai Parchi e all'Ambiente di Città metropolitana di Milano, Pietro Mezzi, hanno manifestato quasi all'unanimità la volontà di presentarsi al tavolo con Regione Lombardia, alla scadenza del 18 febbraio, chiedendo l'autonomia gestionale ovvero la possibilità di continuare ad esistere da soli, salvo valutare in tempi più lunghi di quelli imposti da Regione Lombardia la possibilità di accorparsi o aggregarsi.

«Abbiamo ascoltato le proposte che i PLIS hanno avanzato – dichiara Pietro Mezzi in una nota stampa -. Abbiamo inoltre indicato il futuro scenario di riferimento di Città metropolitana con la creazione del Parco Metropolitano. È un'indicazione strategica che sarà approfondita entro i termini che la legge regionale 28/2016 prevede, ovvero entro il 18 aprile. Non è un percorso facile, ma ci stiamo lavorando. Certo servirà avere il sostegno politico dei Comuni che ne faranno parte. Il futuro Parco metropolitano – ha continuato il consigliere delegato – non solo consentirà razionalizzazioni ed economie di scala, ma potrà, in prospettiva, divenire il soggetto tecnico che erogherà a se stesso e ad altri – ad esempio i PLIS – le funzioni e i lavori necessari per la manutenzione del verde. In futuro potrebbe diventare un'agenzia di servizi nella gestione del verde anche per i Comuni. La volontà di Città Metropolitana – conclude Mezzi – è di esercitare una nuova governance in coerenza con le politiche territoriali e ambientali e con la rete ecologica metropolitana. La proposta del Parco metropolitano è una nuova proposta di strategia territoriale e istituzionale».