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Accam: “Nerviano in una posizione priva di progettualità”

La critica arriva dalla lista Tutti per Nerviano...

Dopo anni di discussioni (degli altri Comuni) e decisioni rimandate, il destino di ACCAM sembra ormai definitivamente segnato.
L’Azienda si avvia verso la chiusura con lo spegnimento dell’inceneritore nel 2021.

Dopo il totale silenzio sul susseguirsi degli eventi da parte della precedente Amministrazione, il Comune di Nerviano a guida Lega-Gin e Con Nerviano con deliberazione di Giunta del 16.11.2016 votata dalla maggioranza nell’ultimo Consiglio Comunale del 30 novembre, ha ratificato in toto l’ultimo scenario economico-finanziario approvato dall’assemblea dei Soci che sancisce il fallimento di un progetto nato oltre 20 anni fa, affossato dall’inconsistenza del “sistema imprenditoriale” pubblico.

ACCAM, di cui Nerviano, assieme ad altri 27 Comuni, è socio al 4,14% con un valore patrimoniale a bilancio di circa 1 milione di euro, è l'Azienda nella quale vengono conferiti i rifiuti provenienti dalla quota indifferenziata destinata all'inceneritore.

Con un impianto obsoleto, ACCAM da anni necessita di ammodernamenti strutturali per garantire la completa compatibilità con le norme vigenti (cosiddetto Revamping) tanto che nel recente passato erano state studiate diverse ipotesi per il mantenimento delle competenze e il rilancio dell’Azienda.

Tra le varie opzioni era stato infatti ipotizzato un progetto di Revamping da 40 M/€ di investimento e la Fabbrica dei Materiali (13 M/€) che consiste nel trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati con recupero delle residue frazioni riciclabili; soluzioni molto onerose, che contenevano aspetti sperimentali, rispetto alle quali non si è giunti ad alcuna decisione condivisa fra i Comuni.

Ora, Nerviano, che rappresenta uno dei 5 Comuni soci fondatori del consorzio, ha assunto con questa deliberazione una posizione subalterna totalmente priva di progettualità.
Il Sindaco Cozzi Massimo, durante l’unica Commissione (organizzata a delibera già approvata), non ha di fatto argomentato questa decisione demandando ogni spiegazione al Direttore Generale e al legale di ACCAM opportunamente invitati.

Peccato che lo spegnimento dell’inceneritore, la messa in liquidazione della Società e la svalutazione dell’impianto, oltre a generare ripercussioni occupazionali per i lavoratori di ACCAM, LASCERA’ I NERVIANESI PIU’ POVERI DI 1 MILIONE DI EURO E ORFANI DI UN SISTEMA DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI.

Con una storia di decisioni posticipate all’infinito e di una scelta finale tanto scontata quanto semplicistica calata sulla cittadinanza ignara, appare quanto meno inspiegabile la totale chiusura al mercato e la “volontà di mantenere la proprietà interamente pubblica” senza alcuna valutazione sull’opportunità di una alternativa di privatizzazione per un ammodernamento dell’impianto e risanamento dell’Azienda.

La posizione di TpN sul tema delle partecipate, municipalizzate, consorzi ecc. è sempre stata chiara; Aziende potenzialmente esposte a nomine clientelari, poco affini al raggiungimento del profitto (a vantaggio del contribuente) e al perseguimento di ottimizzazioni e operazioni di razionalizzazione più tipiche dell’imprenditoria privata.

In questo senso la decisione della chiusura di ACCAM potrebbe apparire sensata se non fosse che, già esiste, è avviata e non abbiamo al momento un progetto alternativo; tuttavia, stante i presupposti di riallineamento al mercato dei prezzi di conferimento (i costi che pagano i cittadini per la raccolta indifferenziata) e le simulazioni economico-finanziare dello scenario sottoscritto da questa Giunta, oltre alla beffa DELL’IMPOVERIMENTO DA 1 MILIONE DI EURO DEL PATRIMONIO COMUNALE, Nerviano si potrebbe trovare a dover sostenere eventuali perdite aziendali per i prossimi 5 anni…

Insomma, fermi restando la svalutazione del nostro patrimonio, la nebulosa sul futuro della raccolta indifferenziata del Comune e le scarse iniziative di contenimento costi del management di ACCAM, il dilemma che si ci prospetta è se pagare oneri superiori al mercato per sostenere l’Azienda fino al 2021, o corrispondere una tariffa adeguata che potrebbe però dare origine a perdite di bilancio che andrebbero ovviamente coperte!

SOLUZIONI SENZA SPERANZA PER AMMINISTRATORI SENZA FANTASIA

Tutti per Nerviano

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Dicembre 2016
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