Mauro Venegoni, partigiano legnanese medaglia d'oro al valor militare, vive ancora nel ricordo: domenica 25 ottobre, davanti al cippo commemorativo a Cassano Magnago, si è tenuta la manifestazione per il 71° anniversario dell'uccisione. Venegoni è stato impegnato, oltre che sul piano politico, nelle lotte sindacali. Al suo fianco, i fratelli Pierino, Carlo e Guido. (qui la storia di Mauro venegoni nel ricordo di Renata Pasquetto e Giancarlo Restelli)

Ad aprire le celebrazioni il presidente di Anpi Legnano, Luigi Botta: «Che il suo esempio vi sia di monito e di sprone a portare avanti i valori per cui Mauro ha sacrificato la propria vita. L'augurio di oggi è di ritrovarci ogni anno in un'Italia migliore, più tranquilla nella democrazia e nella pace».

Presenti, oltre a diverse Anpi del territorio, i sindaci di Legnano, Busto Arsizio, Canegrate, Gorla Minore, Fagnano Olona, Olgiate Olona, Solbiate Olona e il vicesindaco di Cassano Magnago. Accanto a loro le Forze Armate, la Polizia Locale, la senatrice Erica D'Adda e il figlio di Mauro Venegoni, Oviedo. Durante la mattinata è stato annunciato inoltre che Dario Venegoni, nipote di Mauro, sarà il prossimo Presidente dell'Associazione Nazionale Ex Deportati.

Il discorso di apertura è stato affidato al sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli che ha ricordato che solo l'onesta memoria può salvarci dall'imbarbarimento, «in qualunque momento di politica, di storia e di dibattito culturale. L'indifferenza alla storia – ha sottolineato Farioli – è la più grave delle tentazioni che potrebbe colpire le nuove generazioni perchè verrebbe così distorta la memoria. Oggi è importante capire che senso ha avere sul calendario queste giornate di commemorazione».

Mauro Venegoni morì ucciso fucilato dopo aver subito numerose torture perchè non volle tradire i suoi compagni rivelando nomi e informazioni ai nazi-fascisti. Un coraggio e una dedizione ai propri ideali che il Senatore Antonio Pizzinato, presidente onorario di Anpi Lombardia, ha ricordato commosso. «Con il suo impegno e sacrificio – ha commentato Pizzinato – Mauro ha dato a tutti noi la possibilità di vivere in libertà e democrazia. Dobbiamo insegnare ai giovani di oggi che non ci si batteva però solo per cacciare il nemico, ma anche per i propri diritti. E' grazie agli scioperi di quegli anni che sono stati conquistati il diritto alla mensa e la gratifica natalizia. Lo sottolineo perchè oggi vi è chi vuol metterli in discussione, ma noi dobbiamo continuare a far vivere questi diritti».

Ed è così che il Senatore Pizzinato ha ripercorso la storia italiana di conquista di diritti fondamentali che oggi sono scontati ma che negli anni '40 hanno portato alla libertà e alla democrazia di un popolo, che il fascismo aveva messo in ginocchio ma che ha saputo combattere e sconfiggerlo. La nascita della Repubblica con l'elezione dell'Assemblea Costituente per scrivere la Costituzione ne è l'esempio. «Ma possiamo dire che 70 anni dopo i diritti conquistati con tanto sacrificio sono ancora rispettati? – ha concluso Pizzinato –. Noi siamo qui a ricordare Mauro, ma dobbiamo assumere l'impegno fondamentale di lavorare per rimuovere gli ostacoli che non consentono la parità dei diritto e il diritto al lavoro. Dobbiamo tornare a fa rivivere quei valori perchè oggi il 48% dei pensionati vivono sotto 1000 euro e uno su due dei nostri figli e nipoti non hanno lavoro». 

Tra gli applausi e l'emozione del ricordo di Venegoni e della storia, il vice sindaco di Cassano Magnago Osvaldo Coghi ha consegnano ad Antonio Pizzinato una medaglia a ricordo di questa giornata.

Immagini di Luigi Frigo